‘Una intera giornata dedicata agli alberi, al loro valore eco-sistemico, estetico, storico-paesaggistico e alla sensibilizzazione verso la tutela di questi giganti verdi che tanta importanza hanno per la nostra salute: questo in sintesi il senso dell’evento, dal titolo “InAlberiamoci”, che si è svolto al Cinema Palma di Trevignano romano il 28 maggio scorso, organizzato dal Comitato ” Salviamo gli Alberi del Parco di Bracciano-Martignano”.
La mattinata ha visto la partecipazione di alcune classi della scuola primaria, invitate a vedere un bellissimo film di animazione sul tema del valore degli alberi: “Il Lorax”. I bambini si sono emozionati e hanno seguito con grande entusiasmo le vicende proposte dal film. Hanno poi formulato domande da rivolgere ai relatori del dibattito in programma per il pomeriggio e consegnato delle grandi foglie ritagliate in precedenza e personalizzate con i loro auspici per decorare l’ulivo presente nella piazzetta. Sempre nello slargo antistante il cinema sono state esposte delle magnifiche ed artistiche fotografie, scattate da alcune cittadine trevignanesi, che ritraggono suggestivi scorci di boschi e alberi monumentali immortalati in vari luoghi naturali italiani e non. Gli studenti dell’ Accademia di Cinema Griffith si sono invece dedicati con grande impegno alle riprese video-fotografiche dei diversi momenti della giornata-evento.
Alle 17,00 è iniziato il dibattito dal titolo ” I grandi alberi: quale ricchezza?”, e la sala grande ha acvolto tante persone sensibili alla tematica trattata e al parterre di relatori di grande competenza e conoscenza degli alberi, della loro fisiologia e delle problematiche relative al loro sviluppo nei diversi contesti ( urbano e naturale) e alle loro capacità di adattamento ai cambiamenti climatici in atto e agli interventi, spesso sbagliati e dannosi, subiti per mano dell’uomo. Ospiti del calibro di Daniele Zanzi, arboricoltore di fama internazionale ( collegato da remoto), Bartolomeo Schirano, biologo forestale- Presidente Sirf, Francesco Spada, ecologo vegetale dell ‘ Università della Tuscia, Giorgio Osti, portavoce del Coordinamento per il Regolamento del Verde di Roma, Francesca Curatola, avvocatessa nonché portavoce del Comitato TAM ( Tutela Alberi Monteverde) di Roma e Andrea De Magistris, regista teatrale della Compagnia Dynamis.In collegamento on-line, oltre a Zanzi, anche alcuni comitati di attivisti, come il portavoce del Comitato Salviamo gli alberi di Corso Belgio di Torino e il dottore forestale Gianpietro Cantiani, consulente del Comitato in difesa dei pini di Corso Trieste a Roma, che hanno seguito e raccontato altrettante vicende di resistenza civile agli annunciati abbattimenti di grandi alberi da parte dei comuni di appartenenza.
Lorena Cosimi, esponente del Comitato organizzatore, ha introdotto il convegno presentando il gruppo di cui fa parte e le ragioni di un così appassionato attivismo per la tutela degli alberi in un territorio, quello dei comuni di Trevignano, Bracciano, Anguillara e Manziana, pesantemente aggredito nel corso dell’ultimo anno da tagli indiscriminati, nonostante la presenza di un parco naturale.
Gli interventi degli ospiti sono stati magistralmente coordinati da Patrizia Menegoni, botanica dell’Enea e grande conoscitrice a sua volta delle tematiche dibattute, la quale nella sua introduzione ha centrato il focus della discussione, ovvero la concentrazione in quest’ultimo periodo di interventi di ” manutenzione” sbagliati sugli alberi, abbattimenti ma anche drastiche potature o mancate cure, praticati dalle pubbliche amministrazioni italiane in nome della sicurezza o per la realizzazione di manufatti e sottoservizi, rifacimenti stradali, progetti di riqualificazione urbana con fondi Pnrr, spesso vere e proprie opere di green-washing, o per una gestione boschiva orientata al business più che alla conservazione di un patrimonio arboreo che è di tutti, e non di chi lo amministra.Il programma del dibattito ha alternato gli interventi dei relatori alla proiezione di video che mostrano le azioni di capitozzatura compiute sugli alberi di Trevignano e i numerosi abbattimenti sul Lungolago Argenti di Bracciano e nel bosco di Manziana, ai margini della via che lo attraversa ( via Lazio) e che si sono verificati da settembre 2023 a febbraio 2024.
Zanzi ha incentrato il suo intervento sulla capacità degli alberi di riparare alle ferite e su quanto sia errato da parte di un agronomo assolutizzare la portata dei difetti delle piante, quali cavità ed inclinazioni, che troppo spesso diventano motivo di abbattimento, anche quando non influiscono sulla loro stabilità.
Francesco Spada ha parlato degli abbattimenti di Manziana, che ha visionato personalmente, ( quasi 300 querce abbattute per due soli alberi crollati) e di quanto siano stati esagerati, come lo sono molti altri in tante parti d’Italia, dettati da ragioni economiche più che di sicurezza.
Schirano ha parlato dell’ importanza di lasciar fare alle foreste e alla loro capacità di autorigenerarsi, senza forzature da parte dell’uomo con progetti di piantagione da milioni di alberi ( e di euro), e del business delle bio- masse, che troppo spesso spinge enti pubblici e privati ad abbattere gli alberi, mettendo a rischio il futuro del nostro patrimonio boschivo, per alimentare le centrali che noi finanziamo con le nostre bollette.
Giorgio Osti si è soffermato su quello che dovrebbe essere l’obiettivo primario dei Comitati: attivarsi per chiedere ai Comuni di aprire un tavolo per discutere ed approvare un Regolamento del Verde che stabilisca la qualità e la quantità degli interventi di manutenzione ( ma sarebbe meglio parlare di cura!) con norme certe e condivise.
Francesca Curatola, oltre a raccontare le vicende salienti che hanno portato alla nascita del Comitato che rappresenta, si è soffermata sull’importanza delle leggi, nazionali ed europee, che disciplinano la materia e la cui conoscenza è imprescindibile per qualsiasi associazione di attivisti che si battono per la tutela del patrimonio arboreo. Ha consigliato altresì che questi gruppi non rimangano frutto di spontaneismo, ma si costituiscano legalmente per diventare interlocutori stabili delle amministrazioni locali e protagonisti di un duraturo processo partecipativo.
Ma il valore degli alberi può e deve essere declinato anche sul piano culturale ed artistico e di questo ha parlato Andrea De Magistris, regista teatrale.
Dei tanti amministratori invitati al dibattito era presente in sala solo la Sindaca di Trevignano, Claudia Maciucchi, cui va un plauso per la sensibilità dimostrata. Nel suo intervento la Sindaca ha detto di non riconoscersi nel novero di quegli amministratori cui dal palco è stata addebitata scarsa attenzione alla conservazione del patrimonio arboreo: parlando di Trevignano, la Maciucchi ha manifestato al contrario un grande interesse per il paesaggio e per il verde che lo impreziosisce, interesse autentico perché ereditato dalla sua famiglia di origine. Qualcuno in sala faceva notare che molti alberi a Trevignano sono stati capitozzati e che certi interventi per il futuro dovrebbero essere evitati. La Sindaca ha espresso la propria disponibilità ad intraprendere con il Comitato Salviamo gli alberi un percorso per la redazione di un Regolamento del Verde da adottare nel comune da lei amministrato. Tale dichiarazione è stata accolta con favore dal Comitato organizzatore. Il Parco di Bracciano-Martignano è intervenuto nella persona dell’architetto Marco Rocchi ,dirigente del settore tecnico del Parco, che ha illustrato l’impegno dell’Ente verso iniziative di sensibilizzazione, divulgazione e partecipazione attiva dei cittadini dei comuni in cui insiste il Parco.
Le domande e gli interventi dalla platea sono stati numerosi e stimolanti ed hanno sollecitato i relatori a rispondere puntualmente e a suggerire interessanti spunti di riflessione ed approfondimento.
Per concludere la moderatrice Patrizia Menegoni ha invitato gli ospiti a ” pescare” da una scatola una delle domande trascritte dai bambini nel corso della mattinata. Sono gli interrogativi dei piccoli, che saranno le generazioni del futuro, e che ci ricordano quanto sia importante agire bene oggi per consentire loro di ereditare un territorio salubre e godibile, con gli alberi, i nostri e domani i loro polmoni, come testimoni di un passato virtuoso di conservazione e protezione. Le quasi 3 ore di dibattito hanno avuto una conclusione gioiosa, con il canto condiviso di un brano appositamente composto per l’occasione dal cantautore Michele Simone, dal titolo ” Inalberiamoci song” e con una danza benaugurale intorno all’ulivo presente nella piazzetta del Cinema Palma, simbolo di tutti gli alberi del nostro prezioso territorio, condotta dalla danzatrice Lalita Bhavani.