Gli incontri con gli studenti e l’azione valoriale del progetto
“Schola magistra vitae est” sostenevano i latini; chissà se avessero immaginato che anche il buon senso e l’irreprensibilità sarebbero dovute passare dalla scuola.
L’agone ha ritenuto di dover perseguire questo progetto già da molti anni, agli albori di una tracimazione dei comportamenti giovanili, quando il bullismo era prevalente sul cyberbullismo, in tempi in cui non si doveva parlare di baby gang e delle loro imprese nocive.
Oggi, che alla luce delle ricorrenze di cronaca appare rigorosamente necessaria un’azione preventiva sui ragazzi, L’agone convalida la sua azione di informazione e prevenzione nelle scuole del territorio.
Alla “Corrado Melone” si è rinnovato quel proposito di vicinanza e supporto ai giovani che passa attraverso le consuete due ore di un’alchimia quasi magica tra l’esperienza di chi parla e la curiosità di chi ascolta, che si consuma in un’atmosfera informale e permeante; al netto di precetti e sermoni, l’attenzione è catalizzata dalle decifrazioni dei comportamenti inopportuni, provando a trovarne la genesi, analizzandone le dinamiche e le conseguenze, soprattutto in termini emotivi.
Nel bilancio bisogna mettere nell’attivo la conferma della soddisfazione della dirigenza e del corpo docenti; il dirigente Riccardo Agresti e la professoressa Stefania Pascucci, che hanno riconosciuto la validità del progetto fin dagli esordi diversi anni fa, ne apprezzano i contenuti ottenendo un eccellente feedback dagli alunni e dalle loro famiglie.
Ma a incidere maggiormente nel rendiconto positivo c’è proprio la restituzione degli adolescenti di quella miscela di curiosità, rispetto, partecipazione attiva, spontaneità, apertura e affetto che sempre più spesso sorprendono, spiazzano, gratificano certo, ma sempre più spesso commuovono e ripagano con gesti inaspettati: un abbraccio, un sorriso o poche parole semplici ed efficaci di apprezzamento.
Eppure, nel consuntivo de L’agone, non esaltano i compiacimenti quanto, invero, la consapevolezza dell’azione valoriale del progetto, la semantica della natura informativa dell’idea, il consolidamento di quel ponte tra generazioni e capacità.
In quegli incontri di due ore sono concentrati trent’anni di attività sul territorio, un lavoro di squadra instancabile, la sincronia di strumenti diversi accordati dalla direzione di Giovanni Furgiuele, presidente dell’associazione L’agone nuovo, ma soprattutto nonno e amico di ognuno di quegli studenti a cui intende regalare la possibilità di un domani più degno e dignitoso.
Gianluca Di Pietrantonio
Criminologo forense