28 Novembre, 2024
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Lazio. Approvata dal Consiglio regionale nuova legge su consumatori ed utenti

Previsti 250 mila euro per la sua attuazione nel triennio 2016-2018. Approvati 11 ordini del giorno.

Il Lazio ha una nuova legge in materia di tutela dei consumatori. Si tratta delle “Disposizioni in materia di tutela dei consumatori e degli utenti”, che innovano una materia che in ambito regionale era stata disciplinata nel 1992, approvate oggi dall’Aula della Pisana a maggioranza con 27 voti favorevoli. Astenute le minoranze. La Regione vuole promuovere e riconoscere, con questa legge, la più ampia tutela di diritti ed interessi dei cittadini come consumatori e utenti di beni e servizi, armonizzando la normativa regionale con quella nazionale ed europea. Finalità che saranno perseguite svolgendo attività di informazione, formazione, educazione e assistenza in materia di tutela dei diritti e degli interessi economici e giuridici di consumatori e utenti.

Stanziati 250 mila euro per l’attuazione della legge per il triennio 2016-2018. Viene previsto un fondo per la tutela dei consumatori e degli utenti di beni e servizi con 50 mila euro per il 2016 e 100 mila per ciascuna delle annualità successive, 2017 e 2018. Tra le norme approvate quelle sul registro regionale delle associazioni di consumatori e utenti, sul Consiglio regionale dei consumatori e degli utenti e sull’Osservatorio dei prezzi, dei consumi e della qualità dei servizi. Abrogata la precedente normativa regionale in materia: la legge n. 44/1992 e le modifiche successive. Approvati dal Consiglio regionale, a fine seduta, 11 ordini del giorno, in gran parte sulle modalità di applicazione della legge.

Tra gli articoli già approvati nelle scorse sedute, l’articolo 2 riassume gli interventi previsti e il 3 le attività di rilievo europeo e internazionale della Regione in materia; l’articolo 4 regola l’istituzione, presso la direzione regionale competente, del registro regionale delle associazioni di consumatori e utenti, sottoposta a precisi requisiti di rappresentatività e di trasparenza. L’articolo 5 disciplina il Consiglio regionale dei consumatori e degli utenti, organo che sostituisce l’analogo organo previsto dalla legge regionale 44 del 1992 ed è composto dall’Assessore regionale competente o da un suo delegato e da un rappresentante per ogni associazione iscritta al registro.

L’articolo 7 invece, riformulato in Aula da un emendamento congiunto di maggioranza e minoranza, disciplina la programmazione degli interventi, che è triennale ma con aggiornamento annuale e che va approvata dal Consiglio su proposta della Giunta: ai finanziamenti le associazioni possono accedere secondo le procedure che l’articolo 9 demanda a un regolamento di Giunta da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, secondo l’art. 10. In ogni caso, è stabilito un divieto di cumulo di questi finanziamenti con altri di qualsiasi tipo. Sempre presso la Direzione regionale, l’articolo 8 istituisce un Osservatorio dei prezzi, dei consumi e della qualità dei servizi, che ha compiti relativi all’esame e al monitoraggio dell’andamento dei prezzi. Oggetto dell’art. 12 è l’obbligo per la Giunta di presentare un rapporto annuale al Consiglio sulla situazione della tutela dei consumatori e degli utenti, rapporto da pubblicare anche sul web.

La proposta di legge era stata licenziata il 30 marzo scorso, all’unanimità, dalla seconda commissione del Consiglio regionale del Lazio, ed era costituita dal testo unificato di tre diverse proposte di legge provenienti sia dalla maggioranza che dalle minoranze (la 100/2013, la154/2014 e la 201/2014). A gennaio dello scorso anno era iniziato un ciclo di audizioni con le associazioni che si occupano di tutela dei consumatori, alcuni docenti universitari e i direttori generali dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e del Ministero dello sviluppo economico.

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Prima del voto finale, approvati anche undici ordini del giorno di impegno alla Giunta: con i primi due si chiede un controllo adeguato, rispettivamente, del rimborso spese di missione previste per la partecipazione alle attività del Consiglio regionale consumatori e utenti e sulla veridicità delle informazioni fornite dalle associazioni iscritte nel registro dei consumatori e degli utenti. Un altro impegna la Giunta, in coerenza con il principio di sussidiarietà, a coordinarsi con i vari enti territoriali ai fini dell’attuazione della legge e della raccolta dati necessaria. Altri quattro ordini del giorno, con riferimento al sito web istituzionale,  impegnano la Giunta a: coordinare le direzioni generali per fornire una corretta e completa informazione dei cittadini; prevedere sul sito strumenti di raccolta diretta dei dati forniti dai cittadini; informare relativamente agli operatori economici che si siano particolarmente distinti sia in positivo che in negativo; modificare immediatamente il sito in coerenza con le norme approvate, specie sulla possibilità di metodi alternativi di risoluzione delle controversie.  Un altro chiede che il regolamento di attuazione preveda una adeguata informazione da parte delle associazioni ai cittadini, sia via web che a mezzo affissione, degli orari delle attività a tutela dei consumatori. Un ulteriore intende promuovere i rapporti con l’unione europea, i paesi membri e gli enti territoriali in materia di scambio di informazioni e adozione di standard comuni nel campo della tutela dei consumatori. Gli ultimi impegnano la Giunta ad adottare, nei contratti di servizio che andrà a stipulare, la carta della qualità dei servizi e a provvedere, subito dopo l’approvazione della legge, a predisporre il programma triennale strategico.

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Prima dell’esame delle disposizioni sulla tutela dei consumatori e degli utenti e il voto sugli atti di indirizzo finali, l’Aula è tornata a occuparsi, negli interventi sull’ordine dei lavori, della vicenda delle presenze dei consiglieri regionali e, in particolare, del presidente della Regione, sollevata durante la precedente seduta. Ne è nato un dibattito, a cui hanno partecipato numerosi consiglieri, quasi tutti di minoranza, chiuso dalla replica del presidente Nicola Zingaretti. E’ stata l’occasione per affrontare, tra i vari temi, quello del ruolo assegnato dallo statuto al presidente della Regione Lazio a proposito dei doveri di rappresentanza, da conciliare con una maggiore presenza in aula e, inoltre, per fare chiarezza sull’attendibilità dei dati ufficiosi sulle sue presenze circolati sulle agenzie di stampa nel corso della precedente seduta.

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