La kylix di Sarpedonte incontra il più noto cratere sul quale è raffigurata la medesima scena: il trasporto del corpo dell’eroe Sarpedonte da parte del Sonno e della Morte. La kylix, normalmente esposta presso le Case Grifoni nell’ambito della mostra “Il Patrimonio ritrovato a Cerveteri”, “trasloca” al Museo Archeologico Nazionale Cerite.
Il prezioso reperto Etrusco, opera di Eufronio, ceramografo e ceramista greco, ritenuto uno dei più autorevoli maestri dell’arte greca tardo arcaica e dello stile a figure rosse, fu realizzata prima del ben più famoso Cratere, anch’esso esposto al Museo di Piazza Santa Maria. A partire da venerdì 26 luglio alle ore 17:00 quest’opera sarà esposta al Museo Nazionale Cerite, nell’ambito della mostra promossa dal Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia “L’Ospite: L’eroe, l’artista la pietà”, che in occasione della sua inaugurazione sarà ad ingresso gratuito. A far da cornice all’inaugurazione, letture di opere classiche e contemporanee legate al mito di Sarpedonte.
“La Kylix di Sarpedonte rappresenta in un certo senso il prodromo al ben più celebre Cratere – ha dichiarato il Sindaco di Cerveteri Elena Gubetti – la scena relativa alla morte di Sarpedonte con il relativo trasporto del corpo infatti, prima di essere riprodotto con le sue curvature sul Cratere, fu realizzato proprio sulla Kylix che a partire da venerdì sarà all’interno del Museo Nazionale Cerite. Rappresenterà una sorta di ricongiungimento tra i due reperti e che certamente rappresenterà un’ulteriore forma di attrattiva per i visitatori della nostra città”.