Si è tenuta nel pomeriggio del 30 giugno la giornata conclusiva del progetto “Ciak Natura”, iniziativa che ha posto l’attenzione su uno dei connubi più armoniosi che si possano creare: quello tra il cinema e l’attenzione e la sensibilizzazione verso l’ambiente. Al centro del progetto il parco di Bracciano-Martignano che, come un vero e proprio set da scoprire, ha posto l’attenzione sull’inestimabile valore che hanno i nostri territori, sull’importanza di investire nel turismo lento e sulla possibilità di farlo proprio attraverso il cinema.
Nelle giornate del 27, 28, 29 e 30 giugno sono state organizzate 5 passeggiate guidate alla scoperta delle bellezze e dei grandi film girati nel parco naturale. Giornate completamente immersi nel verde, tra storia locale e storia del cinema, che hanno mostrato ai numerosi partecipanti la semplicità di posti che riescono, con la sola bellezza che emanano, a imprimersi nelle scene di film destinate a rimanere nella memoria. Un progetto che non poteva chiudersi in modo migliore se non con la rassegna, tenutasi nel pomeriggio di domenica 30, per scoprire insieme il valore culturale e artistico del parco naturale di Bracciano- Martignano.
Presente per il Comune di Manziana, la consigliera Laura Paragona. A fare gli onori di casa il direttore del parco, Daniele Badaloni, che ha brevemente esposto il progetto e ha guidato i presenti in un vero e proprio viaggio nella bellezza. «L’idea è nata da un concetto molto semplice: noi al parco ci prodighiamo per tutelare l’area protetta, che ha un valore molto più grande di quello che possiamo pensare, ma di gran lunga più importante è soffermarsi sulla parte della promozione, per ricadute in termini occupazionali e turistici. Il parco ha partecipato a un bando regionale incentrato sul mondo del turismo, e in questo ambito grande potenzialità ha il mondo del cinema. Il nostro interesse è preservare l’ambiente, l’interesse del cinema è avere dei luoghi assolutamente integri. Manziana è uno dei comuni che ha ospitato moltissimi set cinematografici. L’attenzione che poniamo è quella di mettere in condizione le produzioni di creare il tutto con il minimo impatto. Vogliamo sviluppare una serie di linee guida per rendere i ciak sostenibili e promuovere, anche insieme alla DMO Beltur, il turismo del cinema. Questa è l’idea della giornata odierna».
La parola è passata poi al produttore cinematografico Claudio Bucci, che ha sottolineato come sia difficile trovare quella sintonia che invece è assolutamente presente nel parco: «L’idea di iniziare a creare nel parco quelle opportunità di sviluppo del territorio attraverso il cinema in maniera diretta e in maniera indiretta, è un elemento che fa aumentare l’impatto turistico in maniera importante». Proprio sulla scorta di questo è stato incentrato l’intervento del presidente della “Italy Film Investiments”, Ugo di Tullio, che ha affermato: «Sono abituato come docente a dare i numeri studiando fenomeni che sono stati considerati a lungo come marginali. I dati parlano chiari: l’impatto che il cinema ha sul turismo è a dir poco spaventoso, basti pensare del resto al “fenomeno Montalbano” per avere chiaro quello che sto dicendo. C’è però un secondo aspetto da sottolineare: da un momento in poi si è iniziato a ragionare sul fatto che l’Italia è una “Cinecittà naturale”. Non c’è da costruire, perché ha già fatto tutto la natura. È importante quindi una maggiore conoscenza dei nostri territori e, in secondo luogo, c’è bisogno di parlare di rispetto. Per molto tempo chi faceva cinema pensava che arrivava e poteva fare assolutamente quello che voleva, semplicemente perché portava soldi. Oggi viene invece assegnato un determinato punteggio cinematografico se vengono rispettati diversi limiti green. Il cinema dal vero dà una sensazione diversa. Il contatto con la realtà genera una semantica diversa nella nostra percezione delle cose. Noi abbiamo la fortuna, qua, di avere la realtà sottomano. Facciamo conoscere anche questa Italia seconda, poi la gente verrà».
Non poteva chiaramente mancare il direttore della fotografia e produttore cinematografico Claudio Zamarion, che nel suo intervento ha ricordato i numerosi progetti fatti nelle scuole con i ragazzi, volti a sensibilizzare i più giovani su tematiche per le quali, quasi in maniera naturale, hanno già un’attenzione ammirabile. «Il cinema può dare tanto in termini di ricaduta economica e occupazionale. Questo è un territorio ricco di diverse ambientazioni naturali, avere un parco di 202 chilometri quadrati a pochi chilometri dalla capitale è un’opportunità unica che consente di ottimizzare le risorse della produzione».
Anche grazie a giornate come quella di domenica è stato possibile creare una cultura del bello che riesce a essere allo stesso tempo una vera e proprio cultura del rispetto per un territorio dal quale poter prendere tanto e che riesce a ricambiare con grande generosità: questo è stato al centro degli ultimi due interventi, quello del produttore Roberto Bessi e della sceneggiatrice Micol Pallucca. Spazio poi al cinema, che è divenuto protagonista a tutti gli effetti, con la visione e la proiezione del cortometraggio ideato da Eleonora Puglia, sulla storia di Anguillara Sabazia e di vari spezzoni di film di Claudio Zamarion che hanno posto al centro il territorio e le sue risorse.
Il pomeriggio si è concluso con un rinfresco offerto dagli organizzatori, al termine del quale è seguita la proiezione del film “Il sogno dei pastori”. Presente anche il presidente de L’agone, Giovanni Furgiuele, accanto al quale sono state raccolte le brevi dichiarazioni del direttore Badaloni, che ha detto «siamo molto grati alla Regione Lazio per averci dato questa opportunità perché è un modo per avere un punto di incontro con questi professionisti molto affermati. Questa natura di prossimità rappresentata dal parco di Bracciano e Martignano deve essere assolutamente valorizzata e promossa al meglio. Tra le diverse forme di tutela e promozione che possiamo portare avanti, noi del parco siamo certi che questa possa essere una strada da percorrere con entusiasmo. Questa iniziativa è sicuramente un primo passo importante verso questa direzione».
Alle parole del direttore hanno fatto seguito quelle di Zamarion: “Ogni location naturale di questo territorio con la sua singolare vegetazione ci ha fatto conoscere nel mondo, il parco di Bracciano-Martignano è stato il protagonista indiscusso di commedie e film di genere, sempre presente e sempre molto attento al rapporto tra cinema e ambiente. Un grazie particolare va a Daniele Badaloni, che ci ha sempre aiutato a girare senza avere il minimo problema o la minima interferenza. Avere la partenza di un festival che si vuole sviluppare sul territorio è una cosa importante, considerato quanti autori e registi hanno voluto bene a questi luoghi».
Ludovica Di Pietrantonio