5 Agosto, 2024
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Adelio Dal Mas: «Sono di poche parole, amo l’azione, i services sono la priorità»

Parla il neo presidente per il Lions Club Bracciano Anguillara Sabazia Monti Sabatini   

Adelio Dal Mas  è il nuovo presidente del Club Lions di zona. Nato a Savona,  vive da   35 anni nel territorio sabatino. Nella sua vita professionale di Generale di Brigata aerea in pensione dell’Aeronautica militare ha svolto incarichi di particolare importanza in diversi  luoghi “sensibili”  in Italia, fra questi il comando della base di Comiso, verso la fine della “guerra fredda” e   all’estero, in Belgio, al Comando alleato in Europa, come capo ufficio operazioni degli aerei di sorveglianza radar. Ma nonostante i suoi impegni istituzionali è riuscito a coltivare diversi interessi personali e , fra questi, a dedicare il proprio tempo alla costituzione del Coro Polifonico di Bracciano, che presiede  da 14 anni.

Come avviene la nomina a presidente di Club ?

«I Lions, ogni anno, attraverso una vera elezione fra i soci iscritti , nominano  il nuovo  presidente che durerà in carica per l’annata lionistica, ossia  dal 1° luglio al 30 giugno dell’anno successivo. Ma questa elezione è comunque già preceduta da un anno di collaborazione attiva col presidente in carica, nel mio caso col Past President Walter Zambelli, in pratica un affiancamento  in qualità di primo vice presidente. Questo meccanismo consente al neo presidente di arrivare a svolgere il proprio ruolo di leader del gruppo nella piena consapevolezza del lavoro impostato nell’annata che lo precede, con i vari services svolti, con i contatti presi nelle Comunità locali, con la necessaria conoscenza delle esigenze del territorio del Club; e dunque di poter proseguire e, se possibile,  introdurre le modifiche necessarie a migliorare l’azione di servizio che è la finalità dei Lions , come si evince dal loro motto “We serve”. Anche se, va detto, non sarà facile succedere alla presidenza di Zambelli, per l’ampiezza dei service che sono stati realizzati nel suo mandato con puntualità, senza trascurare nessuna istanza che fosse pervenuta al club».

Quali sono i suoi obiettivi per quest’anno di presidenza che l’aspetta?

«Il nostro club, con la presenza di 41 iscritti, è numericamente fra i più grandi del Lazio  ma è sempre importante curare l’aspetto della crescita e soprattutto del coinvolgimento nelle attività di tutti i soci, che vengono invitati a iscriversi dopo una  accurata valutazione del loro profilo e della loro motivazione. Ma soprattutto ci piacerebbe rivitalizzare il gruppo dei più giovani, il “Leo club” che raccoglie i ragazzi dai 14 ai 30 anni, e che nel tempo si è andato a esaurire. Vorrei parlare di questa forma di associazionismo nelle scuole  superiori per far comprendere ai ragazzi cosa significa operativamente fare volontariato e come sia più semplice agire insieme, sotto la guida del Lions Club “padrino”, nel rispetto  delle esigenze e dello stile comunicativo della loro età. Altro obiettivo è approfondire insieme ai nostri soci la eventuale  trasformazione del club ad Ente del Terzo settore, per valutare vantaggi e svantaggi di questo passaggio e le condizioni operative e migliorative che comporterà».

 Ha già deciso una sua squadra di lavoro?

«Certamente. Sono già operativo con i soci che sono stati eletti nel consiglio direttivo di club, ma amplierò la collaborazione anche ad altre figure che chiamiamo ad agire nei  comitati di lavoro: nella prevenzione e formazione nel campo della salute (screening gratuito del diabete, dell’ambliopia nei bambini, raccolta farmaci non scaduti e raccolta occhiali  usati, conoscenza delle manovre salvavita e prevenzione dei tumori in età giovanile…); un  comitato per i progetti educativi nelle scuole (come il concorso internazionale “Un poster per la pace” e il progetto “ Kairos- integrazione al contrario”; ma siamo disponibili a introdurne altri davvero interessanti come “Il libro parlato” per aiutare chi non può leggere); un comitato sociale per gli aiuti concreti alle comunità del territorio che supportano la disabilità o altri tipi di fragilità; un comitato cultura che organizza eventi di approfondimento di temi anche in forma di convegni, e molto altro ancora. Quest’anno per i Lions sarà l’anno di studio nazionale sul tema dell’intelligenza artificiale, per esempio. Insomma c’è davvero molto da fare per migliorare le nostre comunità in forma di volontariato, anche solo donando una parte del proprio tempo: per questo è importante far conoscere ciò che facciamo anche attraverso le pagine della rivista L’Agone o attraverso i canali social, dove siamo presenti con una pagina Facebook del Lions Club Bracciano Anguillara Sabazia Monti Sabatini».

 

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