22 Novembre, 2024
spot_imgspot_img

Inflazione, la top ten delle città più care d’Italia

L’Istat ha reso noti oggi i dati territoriali dell’inflazione di luglio, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten delle città più care d’Italia in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluogo di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti ma di tutte le città monitorate dall’Istat.

In testa alla top ten delle più care d’Italia (Tabella n. 1), vince ancora una volta Siena, che, con l’inflazione più alta, +2,6%, registra anche la maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 663 euro a famiglia. Medaglia d’argento per Bolzano, dove il 4° più alto rialzo dei prezzi, +2%, determina un incremento di spesa annuo pari a 579 euro per una famiglia media. Medaglia di bronzo per Rimini che con la terza maggiore inflazione del Paese (ex aequo con Benevento), +2,1%, ha una spesa supplementare pari mediamente a 571 euro annui.

Appena fuori dal podio Parma (+1,9%, pari a 516 euro), poi Padova (+1,9%, +488 euro), Trento (+1,6%, +471 euro), al settimo posto Pisa (+1,8%, +459 euro), poi Benevento (+2,1%, +449 euro) e Macerata (+2,2%, +443 euro). Chiude la top ten Pordenone (+1,8%, +440 euro).

Nella graduatoria delle città più virtuose d’Italia, nessuna città è in deflazione. Al 1° posto ancora una volta Biella, che però segna una variazione dei prezzi nulla su luglio 2023, mentre a giugno era -0,4%. Medaglia d’argento per Campobasso (+0,3%, +62 euro), seguita da Caserta (+0,4%, +86 euro). Bene anche Ancona e Pavia, rispettivamente quarta e quinta.

In testa alla classifica delle regioni più “costose” (Tabella n. 3), con un’inflazione annua a +1,8%, la più alta d’Italia tra le regioni, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 512 euro su base annua. Segue il Friuli Venezia Giulia, dove la crescita dei prezzi dell’1,7% implica un’impennata del costo della vita pari a 402 euro, terzo il Veneto (+1,6% e +399 euro).

Le regioni migliori, anche se non più in deflazione, il Molise (+0,3%, pari a +62 euro), la Valle d’Aosta (+0,5%, +130 euro), in terza posizione la Basilicata, +0,7%, +147 euro.

Tabella n. 1: Top ten delle città più care in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

N Città Rincaro annuo

 per famiglia media

(in euro)

Inflazione

annua di luglio

1 Siena 663 2,6
2 Bolzano 579 2
3 Rimini 571 2,1
4 Parma 516 1,9
5 Padova 488 1,9
6 Trento 471 1,6
7 Pisa 459 1,8
8 Benevento 449 2,1
9 Macerata 443 2,2
10 Pordenone 440 1,8

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Tabella n. 2: Podio delle città meno care in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine crescente di spesa)

N Città Rincaro annuo per famiglia media

(in euro)

Inflazione

annua di luglio

1 Biella 0 0
2 Campobasso 62 0,3
3 Caserta 86 0,4
4 Ancona 109 0,5
5 Pavia 112 0,4

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Tabella n. 3: Classifica delle regioni più care, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)

N Regioni Rincaro annuo per famiglia media

(in euro)

Inflazione

annua di luglio

1 Trentino Alto Adige 512 1,8
2 Friuli-Venezia Giulia 402 1,7
3 Veneto 399 1,6
4 Emilia-Romagna 343 1,3
5 Lazio 342 1,4
6 Lombardia 326 1,2
7 Toscana 321 1,3
8 Campania 309 1,5
  ITALIA 306 1,3
9 Sardegna 290 1,5
10 Umbria 261 1,1
11 Piemonte 242 1
12 Calabria 237 1,4
13 Marche 232 1,1
14 Sicilia 227 1,1
15 Abruzzo 215 1
16 Liguria 187 0,8
17 Puglia 182 1
18 Basilicata 147 0,7
19 Valle d’Aosta 130 0,5
20 Molise 62 0,3

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Ultimi articoli