18 Agosto, 2024
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Canale Monterano, a otto mesi dall’esplosione del 6 gennaio riapre via dei Monti

Il sindaco Alessandro Bettarelli: “Giorno di speranza, ma le Istituzioni ci aiutino: il peso della ricostruzione è gravato solo sulle spalle di cittadini e Comune”.

Tanti concittadini ieri 17 Agosto 2024 e illustri ospiti (tra cui l’on Alessandro Battilocchio, il Generale Vincenzo Camporini e il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bracciano Simone Notaro) hanno assistito ieri alla Riapertura di Via dei Monti, nella zona dell’esplosione del 6 Gennaio scorso e a quella del Sacrario ai Caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale, che ospiterà fino al 31 Agosto la mostra fotografica organizzata dall’ass. cult. L’inchiostro del futuro-Sala lettura di Manfredi De Negri sulle Famiglie di Canale Monterano.


La giornata è proseguita in serata con l’esibizione della Banda Eugenio D’Aiuto sul Corso della Repubblica e avrà come appendice il concerto del duo Luca Caputo/Emanuela Marrucci il 31 prossimo, sempre al Sacrario, alle ore 19.00.
“La riapertura di Via dei Monti – commenta il Sindaco di Canale Alessandro Bettarelli – ancora purtroppo devastata dalla tremenda esplosione del 6 Gennaio scorso, è stata possibile grazie alla messa in sicurezza delle strutture pericolanti ed è oggi pronta a tornare ad essere una zona viva del nostro Paese. Dimenticare è impossibile e lo stanno lì a testimoniare le case ancora in molti casi orrendamente squarciate. Ma nelle ultime settimane in molti hanno ripreso i lavori, come quelli su Largo Duca, che hanno permesso di mettere in sicurezza la viabilità, anche carrabile, della strada. A tutti i cittadini danneggiati dall’esplosione va il nostro abbraccio e la nostra perenne solidarietà. Alle Istituzioni superiori la richiesta di aiutarci, perché fino ad oggi il peso della ricostruzioni è gravato solo sulle spalle dei cittadini e del nostro Comune.”


E alle famiglie di Canale Monterano è dedicata anche la mostra fotografica di Manfredi De Negri, organizzata dall’Associazione Culturale “L’Inchiostro del Futuro”, che dopo mesi di restauri e migliorie, farà da elemento centrale alla riapertura al pubblico del Sacrario ai Caduti canalesi nelle due Guerre Mondiali. Storica sede anche della locale Confraternita del SS Sacramento, l’antica prima chiesa di Canale, raccoglie fotografie e ricordi dei nostri concittadini che dovettero affrontare le sofferenze delle due terribili guerre.
“La raccolta e conservazione dei materiali presenti – dice ancora il Sindaco Alessandro Bettarelli – è stata possibile negli anni grazie alla benemerita opera dell’allora molto attiva Associazione Combattenti e Reduci – Sezione di Canale Monterano e di persone come il Cav. Giovanni Pigna (a cui questo luogo è stato dedicato alcuni anni fa). Ormai da qualche anno, il Sacrario però non era piú quel centro di aggregazione, riflessione e ricordo che dovrebbe essere, aperto in pochissime occasioni durante l’anno. L’umidità del luogo, edificato nel sedicesimo secolo dai primi abitanti di Canale e quindi primo luogo di culto del paese, ha causato, negli anni, la rovina di alcuni materiali. Serviva intervenire e in questi mesi si è proceduto al recupero e al restauro di quanto più materiale possibile e ora, finalmente, i nostri cari concittadini scomparsi hanno di nuovo un posto d’onore in questo piccolo scrigno della memoria.


La volontà dell’Amministrazione Comunale è di riportare questo spazio alla sua funzione: un luogo in cui si potrà tornare a rendere omaggio a chi ha fatto la storia di questo nostro paese, così come la Storia della nostra Nazione. Il Sacrario sarà dunque nuovamente aperto alla popolazione che, in giornate importanti come quella del 4 novembre o del 25 aprile, potrà portare un fiore e rivolgere un pensiero, così come avveniva nel passato. Ma sarà anche un luogo in cui si potranno organizzare eventi culturali e incontri didattici, di riflessione e socialitá, in modo che torni ad essere un posto fruibile e fruito. A seguito del restauro complessivo, fatto con pochi soldi e tanto lavoro, è tornata anche a suonare la campana del Sacrario, proprio come quando, nel passato, le giornate di festa venivano accompagnate dal suono delle campane.”
L’Associazione Culturale No Profit L’agone nuovo, esprime profonda solidarieta’ ai Cittadini e all’Amministrazione per quanto fatto e resta da fare. Alle Istituzioni la richiesta di soluzioni in grado nei tempi di ridare la casa a quanti hanno perso la loro. Noi ci siamo.
Giovanni Furgiuele
Redazione L’agone

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