23 Dicembre, 2024
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La montagna salutare per lo sviluppo psicofisico dei bambini

L’esposizione alla natura, e in particolare agli ambienti montani, offre ai bambini un’opportunità unica per crescere in modo sano, equilibrato e resiliente. Il contatto con la natura e la pratica di attività motoria all’aria aperta non solo migliorano il benessere fisico dei bambini, ma li aiutano anche a sviluppare capacità sociali e psicologiche essenziali per il loro sviluppo complessivo. L’American academy of pediatrics ha da tempo riconosciuto come gli ambienti naturali possano offrire benefici specifici e ineguagliabili per la salute e il benessere dei più piccoli. “Il vantaggio principale di trascorrere una vacanza in montagna è che offre un vero cambiamento di scenario e prospettiva anche psichica in un contesto naturale, soprattutto per chi vive in città”, afferma la psichiatra e psicoanalista ordinario della società psicoanalista italiana, Adelia Lucattini, “Le montagne sono davvero spazi grandi e belli che spesso si estendono a perdita d’occhio. Valli, vette, altipiani, radure fiorite, laghi, fiumi, ghiacciai e talvolta anche piccole cascate che si possono osservare durante le escursioni in montagna. I benefici sono dati da fattori diversi che concorrono al benessere dei bambini e dei loro genitori: l’aria è decisamente più pulita e la percentuale di umidità è molto più bassa, gli acari hanno difficoltà a sopravvivere e in generale vi sono meno allergeni”, spiega Adelia Lucattini, “Chi soffre di asma, allergie anche con problemi respiratori, ne sentirà i benefici in breve tempo. Inoltre, l’aria più rarefatta stimola l’organismo a produrre più globuli rossi, rendendo i bambini resistenti. I bambini più vivaci riescono a rilassarsi e a dormire meglio la notte, grazie al silenzio, alle temperature più basse e al clima più mite, soprattutto in anni caratterizzati da ondate di calore pericolose per la salute di bambini e pazienti fragili. Importante ricordarsi di bere abbondantemente, acqua e bevande naturali, a intervalli regolari. Una vacanza in montagna è un vero invito all’attività fisica, anche i bambini possono dedicarsi a tantissime attività che faranno bene alla loro salute e sono psicologicamente coinvolgenti, sotto forma di gioco: Trekking, passeggiate in bicicletta o a cavallo, bagni nei laghi dove possono imparare a nuotare con istruttori, rafting per bambini, slittino estivo, ecc.  Inoltre, offre la possibilità di campeggiare in aree attrezzate, accanto a torrenti e sul bordo di boschi, luoghi ricchi di vita e dove è possibile osservare in sicurezza animali allo stato libero. Lontani dallo smog e dalla vita frenetica delle città, la montagna è un luogo ideale per praticare attività all’aria aperta, il caldo generalmente non è così torrido come in città e in pianura, le temperature sono piacevoli”.

Le ricerche recenti dimostrano che il contatto con la natura è associato a una serie di risvolti positivi per la salute dei bambini. Tra questi, spiccano insieme ad una maggiore attività fisica, la riduzione del rischio di obesità, dello stress e il miglioramento della salute psicologica. Questi benefici sono particolarmente rilevanti in un’epoca in cui la sedentarietà e lo stress infantile sono in aumento. Il gioco all’aperto in ambienti naturali favorisce comportamenti salutari che ha numerosi effetti salutari: sviluppo della forma cardiorespiratoria, promozione di uno stile di vita attivo e l’interiorizzazione di una cultura ecologica. Questi benefici non sono solo fisici, ma anche psicologici e sociali, poiché il gioco immersi nella natura sollecita l’immaginazione, stimola la creatività, favorisce l’interazione sociale e riduce i livelli di ansia e depressione. Per i bambini in montagna è facile farsi nuovi amici, durante le camminate e nelle pause nei rifugi.

Nell’ultimo decennio un numero crescente di famiglie sceglie di trascorrere le vacanze in montagna in alta quota, fino a 3-4mila metri di altezza, esponendo i bambini al rischio di sviluppare il “mal di montagna” in forma acuta. Questa tendenza ha portato i pediatri a scrivere e divulgare i rischi per i bambini quando si trovano in alta quota, offrendo ai genitori preziose indicazioni per la prevenzione e la gestione della “Altitude sikness”. Le ricerche indicano che, per la maggior parte, bambini e adulti reagiscono in modo simile all’altitudine. Se da un lato, è emerso che la risposta negativa all’alta quota potrebbe essere influenzata dall’ereditarietà, tutti i genitori dovrebbero tenere presente questo aspetto nella pianificazione delle vacanze in alta montagna. “Le vacanze migliori per i bambini sono a quote medie”, prosegue Adelia Lucattini, “l’alta quota (sopra in 2000 metri) può indurre nei bambini il “mal di montagna” (inappetenza, nausea e vomito, irritabilità, disturbi del sonno, affaticamento, respiro affannoso, stato confusionale), per raggiungere e oltrepassare i 2000 metri è necessario un periodo di acclimatamento, di alcuni giorni”.

In questo contesto, è essenziale che i pediatri siano preparati a consigliare le famiglie su come prepararsi al meglio per i soggiorni in alta montagna, tenendo conto delle potenziali difficoltà legate all’altitudine. Fornire indicazioni precise su come prevenire il mal di montagna, ad esempio attraverso una corretta acclimatazione, è fondamentale per garantire che i bambini possano godere appieno delle esperienze tra i monti con i loro genitori o con i nonni, senza rischi per la loro salute.

“I bambini possono quindi trascorrere molto tempo all’aria aperta e questo favorisce la trasformazione della vitamina D che necessita del sole per essere attivata, e come è noto, è molto importante per l’organismo, sia per la crescita ossea che per il sistema immunitario”, conclude Adelia Lucattini, “Naturalmente e necessario proteggere i bambini dal sole con cappello e crema solare ad alta protezione (50-100). Le regioni di montagna offrono alcune opportunità particolari, psicologiche, sensoriali e culturali, ad esempio, il far conoscere nuove pietanze, nuovi sapori e nuovi profumi. L’immersione nei tanti aromi della montagna arricchisce i bambini e li rende più recettivi. Da non sottovalutare la possibilità di sperimentare una gastronomia molto ricca e differenziata, grazie a cibi a chilometro zero e piatti regionali che entrano a far parte del patrimonio personale, culturale,  dei bambini e degli adolescenti: formaggi, pietanze locali, bevande, frutti di bosco, dolci tipici, etc. Potremmo parlare di una bella “avventura nel gusto” e nell’apprendere una corretta e variata alimentazione che associata al movimento, pone le basi per una vita più salutare, previene insieme al moto, l’obesità che si può presentare fin dall’infanzia. Se abbiamo la possibilità di fare escursionismo, passeggiate in sentieri tracciati e sicuri, con attrezzatura (scarpe e vestiti) adatta alle temperature e protettiva per adulti e bambini, è un’occasione per tutta la famiglia di scoprire la natura insieme. La montagna richiede attenzione, anche per questo è rilassante e fa mettere da parte lo stress della vita quotidiana. Permette di praticare diversi sport e godersi appieno questi momenti con la famiglia. Molti luoghi montani sono privi di connessione internet, tranne alcuni rifugi e luoghi predisposti anche per ragioni di sicurezza, mettono quindi al riparo dal diluvio quotidiano di e-mail, dalla vorticosa presenza dei social, dal lavoro “in smart”, dal martellante squillo delle chiamate. Di fatto, allontanano in modo naturale dalla frenesia quotidiana e abituano a avere un tempo dedicato per la tecnologia, come una delle tante componenti della vita privata e professionale. Nei bambini aiuta a sviluppare un uso consapevole, anche grazie all’esempio dei genitori. Mentre si cammina tra alberi e boschetti, c’è un’occasione speciale per osservare, parlare e ascoltare. Compare spontaneamente il tempo per chiacchierare e scambiarsi idee, impressioni e sensazioni, per condividere emozioni. La montagna tranquillizza e aiuta a pensare, mentre ci si rilassa e sente meglio anche fisicamente, giorno dopo giorno. Vivere insieme divertenti avventure, avvicina e rafforza i legami tra tutti i membri della famiglia”.

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