22 Novembre, 2024
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La festa megagalattica del dirigente Riccardo Agresti

Una festa unica quella organizzata dal dirigente Agresti che, nel lasciare la dirigenza scolastica, ha voluto intorno a sé gli amici più cari, il personale scolastico, gli insegnanti, i rappresentanti istituzionali della scuola, e quelli delle amministrazioni comunali di Bracciano, di Cerveteri, di Ladispoli,… Nel descrivere i festeggiamenti mi suona in testa il termine “exciting” perché festeggiare, insieme a Riccardo e ad altri 270 suoi invitati, in una location splendida come Villa dei desideri di Cerveteri, è stato come vivere un sogno tra baci, abbracci, sorrisi, commozione, promesse di rivedersi. Riccardo, oltre che un ottimo dirigente, è un uomo buono, unico, poliedrico. Un professionista che ha dedicato la sua vita alla scuola, ma che sa stare al gioco perché ama anche la leggerezza, come ama leggere negli occhi degli altri la gioia, la sorpresa, il divertimento. Non è un caso se dopo averci accolto all’ingresso della location è sparito, riapparendo poco dopo su un camioncino vestito da Babbo Natale per dispensare tutti quegli auguri di Natale, Pasqua, Ferragosto che durante l’anno era solito scambiarsi con il personale scolastico, le famiglie, gli allievi. Lui sa che da quest’anno le cose cambieranno ed ha anticipato i tempi per non rinunciare a questa gioia.

Una giovane e brava disc jockey ha animato la serata, portando in pista una moltitudine di persone gioiose, tutti quei docenti che lui ha sempre cercato di alleggerire dalle pastoie della burocrazia. La serata tra cocktail, cena e un’enorme torta si è chiusa con i saluti e il ricordo di Riccardo sui momenti vissuti nella scuola; momenti spesso bellissimi, ma a volte anche tristi e pesanti, passati nell’incomprensione di chi non ha mai capito la sua totale dedizione alla scuola, agli alunni, all’insegnamento. L’amore per gli alunni, il suo desiderio ad operare per la loro crescita in libertà di pensiero, la certezza che solo lo studio rende veramente liberi questo è il sogno per cui si è sempre battuto.

Come lui stesso ha detto:<< Resta il sorriso, l’amore, la passione. Resta la volontà di non arrendersi davanti a nulla, se si opera per il bene. Resta la memoria. Vado in pensione, ma voi resterete nella mia memoria e nel mio cuore perché Voi siete il bene della nostra società>> Una festa sbalorditiva in cui non sono mancati i fuochi artificiali.
Grazie Riccardo per il tuo notevole impegno profuso nel mondo della scuola, grazie per le esperienze che abbiamo condiviso, grazie per la gioia che ho provato nel ritrovare alla tua festa tante belle persone con le quali, in passato, ho percorso un tratto bellissimo di strada.

Anna Maria Onelli
Redattore L’agone

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