Riceviamo e pubblichiamo – Non credo che un’amministrazione vada misurata per come si svolgono le feste durante il suo mandato, sono di certo altri i parametri su cui giudicarla. Eppure le feste istituzionali sono una cartina al tornasole di come una comunità sente e vive il proprio paese e soprattutto di quanto un’amministrazione ritiene che si debba investire sulle tradizioni, sull’accoglienza, sul turismo, sulla cura del proprio territorio e sul senso di appartenenza alle proprie radici.
La festa di Settembre è la festa della Madonna SS. delle Grazie e di San Biagio, festa religiosa quindi, ma è anche e soprattutto un momento cruciale di aggregazione.
Chiude l’estate ed è un evento importante sotto molti aspetti. Quest’anno, tra l’altro, si è scelto di inserire al suo interno il venticinquennale del gemellaggio con la Città di Blanca.
Credo ci fossero abbastanza argomenti per dare il massimo affinché fosse un evento unico, sentito e memorabile.
Ed invece ritengo che abbiamo fatto tutti una brutta figura, lasciando una valanga di cose al caso nella speranza che ci fosse comunque un afflusso di persone che nella realtà è totalmente mancato.
I dettagli contano, fanno una differenza enorme e ti qualificano, raccontano in maniera chiara e netta che direzione tu voglia prendere.
Gli sforzi, lodevoli e sopra le forze, dei singoli (commercianti, espositori del bio distretto, associazioni e semplici privati) che si sono adoperati per provare a valorizzare il centro storico e di tutti gli artisti chiamati a partecipare, non bastano a colmare un evidente mancanza di progettualità.
Michele Cardone