22 Dicembre, 2024
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Antica Monterano, due reading teatrali per salutare l’arrivo dell’autunno

Due spettacoli (due “reading teatrali”) all’Antica Monterano caratterizzeranno questo primo scorcio d’Autunno. Il primo, il prossimo 21 Settembre, ha per titolo “Le luci accese delle finestre” e per idea di base una “passeggiata al crepuscolo, tra le strade delle nostre città, una curiosità accende la mente del protagonista: che cosa si cela dietro quella sfilza di finestre illuminate?”

Reading a cura di: Alessandro Calamunci Manitta, Alessandro Bevilacqua e Floriana Corlito

Il secondo, il 5 ottobre, si chiama “Il paese fantasma” èd proprio basato su Monterano: “Fra i borghi abbandonati della nostra Penisola c’è quello dell’Antica Monterano, svuotata a causa dell’epidemia malarica nel corso del XVIII secolo. Con Il paese fantasma analizzeremo i vari personaggi che hanno calpestato questo luogo e ci interrogheremo sull’impatto che questi hanno avuto sul territorio.”

Reading a cura di: Alessandro Calamunci Manitta, Alessandro Bevilacqua e Floriana Corlito

Gli spettacoli sono proposti dall’ensemble artistico “INstabile” nel quadro dell’iniziative della Regione Lazio sugli spettacoli dal vivo, con il patrocinio del Comune di Canale Monterano anche in qualità di ente gestore della Riserva Narurale Regionale Monterano e dell’Università Agraria di Canale Monterano.

Entrambi gli spettacoli saranno proposti gratuitamente al pubblico sul Pianoro dell’Antica Monterano alle ore 18.00.

“INstabile” è un costituito da Floriana Corlito, Alessandro Calamunci Manitta ed Alessandro Bevilacqua. I tre decidono nel 2022 di intraprendere il tortuoso sentiero dell’autoproduzione teatrale, mixando così l’artisticità attoriale e registica alla figura dell’impresario teatrale. Nonostante la giovane età di “Instabile”, sono numerose le produzioni a cui il trio ha lavorato finora. “INstabile” vanta un ventaglio di produzioni molto variegato. Dalle commedie divertenti si passa, ad esempio, a ripercorrere la triste vicenda che ha segnato indelebilmente Gino Girolimoni in “Una favola sbagliata”; da temi storici, come la resistenza partigiana affrontata in “I nomi di un gioco” ad argomenti delicati quali l’ Alzheimer in “Come semi addormentati”

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