In questi giorni si sono incrociate, nel borgo di Cesano di Roma, due importanti ricorrenze, ovvero la 516ma festa del santissimo crocifisso e il centenario di Cesano come parte del comune di Roma.
La prima tappa della giornata delle celebrazioni è stata il doveroso omaggio ai caduti in battaglia per difendere il suolo patrio seguita dagli interventi del presidente del municipio XV Daniele Torquati e del parroco di Cesano padre José Manuel Torres Origel sull’importanza della pace, della memoria e del rispetto delle persone che ci hanno preceduto e che ci hanno donato la possibilità di vivere in un mondo relativamente tranquillo.
A questo punto per inaugurare la serie di eventi che avrebbero concluso un intero programma di festeggiamenti, iniziati nel 2023, è stata organizzata una conferenza intitolata “Cesano cristologica e postale” tenuta dal professor Renato Capuano, il quale si è occupato di mettere in luce la storia del Borgo cesanese dal punto di vista del servizio postale, e dalla professoressa Gloria Orsini, che invece ha raccontato la storia del culto legato al crocifisso passando attraverso gli eventi e i personaggi che hanno segnato Cesano e i suoi abitanti.
La prima parte della conferenza, ovvero quella del prof. Capuano, era necessaria non solo per comprendere l’evoluzione politica della frazione, ma anche per notare i cambiamenti burocratici che sono derivati dal passaggio di cui Cesano è stata protagonista, quando da frazione del comune di Campagnano Romano è divenuta frazione del comune di Roma nel 1923.
Questo intervento è stato poi ulteriormente valorizzato dalla collaborazione di Poste Italiane all’evento che ha distribuito delle cartoline raffiguranti degli squarci di una Cesano persa nel tempo e ha creato un timbro e dei francobolli speciali per l’occasione.
Il secondo intervento, tenuto dalla professoressa Orsini, è riuscito a rendere noti eventi e dettagli che la comunità locale non considerava o che dava per scontati.
Un esempio di quanto appena detto è l’aneddoto legato alla figura di Enrico VII di Lussemburgo Imperatore del sacro romano impero e fervente devoto del crocifisso, oppure l’importante figura di don Giuseppe Bruno Morotti, il quale ha rivoluzionato la vita dei cittadini del borgo.
Al termine della conferenza la parola è passata all’assessora alle politiche scolastiche e culturali Tatiana Marchisio che è intervenuta ricordando nuovamente a tutti i partecipanti quanto avere memoria del proprio passato sia importante per essere cittadini attivi e fieri, non solo della propria città ma anche del mondo: pensiero condiviso pienamente anche dalla redazione de “L’agone”.
Claudio Colantuono
Redattore L’agone