“Questo paese continua a investire poco sul tema della salute e degli ambienti lavorativi. Tante imprese continuano a considerare questo tema un costo e non un investimento. Abbiamo imprese poco tecnologiche e percorsi di formazione insufficienti”. Lo ha affermato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Morire di lavoro: dramma italiano”.
“Abbiamo assunzioni bloccate da tanti anni nei ruoli ispettivi e di controllo”, ha detto Luigi Sbarra, “C’è anche un’età media dei lavoratori sempre più alta, che contribuisce a elevare il numero degli incidenti. Ispezioni basse, repressione insufficiente e poca prevenzione determinano un allungamento di questa linea di sangue che fa fermata e bloccata”.
Per quanto riguarda i settori più a rischio il segretario generale della Cisl rileva che “c’è un aumento nei cantieri edili e nelle attività della logistica. Da questo punto di vista abbiamo concentrato molto nel confronto con il Governo l’impostazione di lavorare su una patente a crediti nell’edilizia e nel lavoro autonomo. Abbiamo dovuto lavorare in queste ultime giornate perché in parlamento c’era il tentativo di rinviare la patente a crediti per l’edilizia, che entra in vigore il 1° ottobre e noi vorremo che fosse estesa anche ad altri comparti. Bisogna investire sulla qualità del lavoro, sulla responsabilità sociale, e rispettare scrupolosamente le norme legislative e contrattuali, pena la sospensione della patente e blocco delle attività”.
Sulla Legge 103 del 2024, che mira alla razionalizzazione dei controlli sulle attività economiche ma contiene riferimenti anche alle violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, tra cui una sorta di avviso alle imprese che saranno controllato, Sbarra sostiene che è “assolutamente sbagliato ed è la ragione per cui noi stiamo continuando a pressare il Ministero del lavoro e il Governo ad accelerare sulle misure di reclutamento degli ispettori. Perché se le verifiche nei luoghi di lavoro non si fanno e perché manca il personale adeguato. Il Governo si è impegnato a reclutare 1000 ispettori per ispettori e tecnici della prevenzione e l’Inps sta avviando le procedure concorsuali. Se controlli e ispezioni non si fanno e per questa ragione, per cui si vengono a semplificare e addirittura ad anticipare i controlli”.
Per Luigi Sbarra “serve un grande investimento sulla prevenzione e la formazione. Stiamo chiedendo che nei programmi scolastici andrebbe inserito il tema della salute e della sicurezza negli ambienti lavorativi. Bisogna alzare la cultura della sicurezza a partire dalla scuola”.