Giunti al termine di un percorso durato cinque mesi, articolato in venti incontri teorico-pratici, i giovani allievi del primo corso di fotografia vi invitano a visitare la mostra delle loro opere.
Durante questo periodo si è parlato, con leggerezza, di tecnica fotografica nelle sue molteplici sfaccettature; le ragazze ed i ragazzi hanno via via preso dimestichezza con termini quali tempo, diaframma, sensibilità, esposizione, e molto altro, imparando anche a sfruttare al meglio le loro macchine fotografiche, e riuscendo a tirarne fuori molto più del semplice scatto “mordi e fuggi”.
Ma questo corso, nato sull’onda del rinnovamento catechetico della pastorale giovanile diocesana voluto dal nostro Vescovo S.E. Mons. Romano Rossi, si prefiggeva un obiettivo ancor più grande: quello di essere un mezzo per arrivare ai ragazzi e trattare con loro argomenti dei quali generalmente non si parla, magari con il nobile intento di proteggerli, ma poi, così facendo, non diamo loro la possibilità di maturare o, peggio, li facciamo trovare impreparati. Parlo di argomenti che non possono essere trattati nel giro di pochi incontri, come la sensibilità (non solo quella fotografica, ma soprattutto quella personale), lo spirito di gruppo, il rispetto (proprio ed altrui), la sofferenza, il perdono, la morte, e molto altro.
Questo mix di tecnica fotografica e catechesi ha dato vita ad una mostra, realizzata e montata dagli stessi allievi, che raccoglie i loro scatti più belli, aventi un Leit Motiv che è Il Cantico delle Creature di San Francesco, raccontato per immagini ed approfondito in alcuni suoi punti quali Sor’Acqua e Sora Morte corporale.
Avremmo potuto affrontare argomenti più “leggeri” quali il paesaggio o gli animali (che sono comunque stati trattati egregiamente nelle uscite), ma viste le risposte estremamente positive alle varie “sollecitazioni”, ho deciso di impegnarli, stimolarli, provocarli (e farli riflettere) con argomenti ben più difficili, meno concreti e più “eterei”. Ebbene, questi ragazzi sono riusciti ad esprimere in immagini dei concetti astratti molto difficili da rappresentare, con grande sensibilità e rispetto, ognuno in modo del tutto personale.
Queste ragazze e ragazzi con età tra i 10 ed i 18 anni, presenteranno il loro lavoro presso la sala della Misericordia nei seguenti giorni ed orari:
Venerdì 20.05.2016 19:00 Inaugurazione della mostra
Sabato 21.05.2016 10-13 e 17-20
Domenica 22.05.2016 10-13 e 17-20
La mostra potrebbe essere protratta anche al weekend successivo e servirà anche per l’autofinanziamento delle attività di pastorale giovanile parrocchiale: qualsiasi vostro contributo sarà bene accetto, dalla semplice offerta, all’acquisto delle foto in esposizione (esclusi i ritratti).
RINGRAZIAMENTI.
Ringrazio infinitamente questi venti giovani che hanno avuto la forza di sopportarmi in tutto questo cammino. Grazie perchè mi avete fatto sentire utile, perchè mi sono sentito uno di voi, perche mi avete fatto tornare la voglia di fotografare!
Ringrazio le mie due “assistenti/allieve”: Clara Bergantini e Anna Tagliolini, che nonostante la pluriennale esperienza da catechiste si sono messe in gioco con me in questa nuova avventura. Il loro entusiasmo mi è stato di sprone!
Ringrazio i genitori di questi ragazzi per la partecipazione ed il supporto, anche solo morale, che mi hanno mostrato: siate fieri dei vostri figli e date loro fiducia!
Ringrazio il Parroco, Don Piero Rongoni, che non perde occasione per “stimolarmi” ad affrontare questa ed altre nuove avventure;
Ringrazio il Vescovo, S.E. Mons. Romano Rossi, ed il reponsabile della pastorale giovanile diocesana, Don Gianpiero Paolocci: questa mostra è uno dei frutti delle vostre “ispirazioni”;
Ringrazio gli amici dell’A.f.b.c. (Associazione Fotocineamatori Bracciano) per aver messo a disposizione, a titolo gratutito, il loro sistema di pannelli espositivi: spero che tra questa “nuova generazione di fotografi” ci sia qualcuno che possa dare nuova linfa alla vostra longeva associazione, che tengo nel cuore.
Ed infine ringraziamo il Signore, che non smette mai di ispirare, stimolare e suscitare nuove idee per l’evangelizzazione. Il fatto che si sia concluso tutto felicemente è il segno che, usando le parole di San Paolo, “tutto concorre per il bene di coloro che amano Dio” .
Fabrizio Sanetti – Tutor del corso e curatore della mostra