23 Dicembre, 2024
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Il museo storico di Vigna di Valle verso il futuro

L’agone ha incontrato il nuovo comandante: “Questa è la grande sfida che vorremo portare avanti”

 Il colonnello Dario Bovino, classe 1970, curriculum d’eccellenza, prima che un alto ufficiale dell’Aeronautica Militare, è un galantuomo.

Educazione e garbo d’altri tempi, un sorriso e una pacatezza che esaltano l’autorevolezza della sua posizione, ci ha onorato di un tempo distillato dal ritmo incalzante degli impegni, durante il quale, nel suo ufficio sobrio ed istituzionale, insieme al presidente de l’agone Giovanni Furgiuele, abbiamo avuto modo di porgli alcune domande sui suoi propositi di comando.

“Il cambio di passo del comando sembrerebbe voler battere strade nuove: in quale direzione ha puntato la sua strategia programmatica? Può anticipare a L’agone i tre propositi concreti che vorrebbe realizzare?”

“Dopo il grande lavoro di ristrutturazione che c’è stato sul museo, che certamente ha rilanciato le attività dell’aeroporto, crediamo che sia possibile avviare ed addentrarci in una seconda fase e pensare a delle progettualità nuove. Vigna di Valle ha, e l’ho detto nel discorso d’insediamento, due grandi gioielli: il museo, che oggi è sotto gli occhi di tutti quanti, e il centro sportivo. Ecco, l’idea è che tutt’e due possano lavorare ancora di più in sinergia, e questo ovviamente anche a beneficio del territorio.

Quindi la direzione, abbastanza semplice, niente di rivoluzionario, è quella di una sempre maggiore apertura alla ricerca di sinergie sul territorio ma non solo. Con un po’ di ambizione, andando pure verso l’estero e tra poco vi dirò perché.

Il nostro compito è quello di far conoscere un po’ la storia della nostra aeronautica, chi siamo, cosa facciamo, come lo facciamo ma anche l’evoluzione tecnologica che è strettamente connessa con il volo, quindi intorno a questo, il nostro sogno è quello di fare una sorta di laboratorio culturale qui a Vigna di Valle, dove si incrocino storia, tecnologia, sport e perché no?, pure la parte ludica, il turismo. Fare di questo luogo un posto dove andare nel weekend e spendere una giornata all’aria aperta, in un parco naturale, godere di storia e tecnologia.

“Concretamente, le prime tre azioni concrete che ha già sul tavolo, ce le può anticipare?”

“Certamente, con grande piacere. Allora, la prima, che spero di poter vedere realizzata già nei prossimi giorni, è quella di ampliare l’offerta museale; a favore delle famiglie e di tutti gli appassionati, integrandola con attività di iniziativa come possono essere dei laboratori didattici per bambini, la caccia al tesoro piuttosto che delle mostre, o delle esibizioni temporanee, insomma allargare un pochino il pubblico che è venuto finora.

La seconda è quella di aprire degli spazi a disposizione dei giovani e delle scuole. Per me è molto importante puntare soprattutto sul territorio, dare questi spazi, e anche le nostre competenze, da mettere a disposizione dei ragazzi, magari per dei discorsi didattici, dei PCTO. Fra pochi giorni ospiteremo il Vian di Bracciano per un bellissimo progetto sui raggi cosmici.

Il terzo è quello di cercare di progettare con il territorio, a partire dalle amministrazioni comunali e chiunque fosse interessato, un calendario di eventi per il 2025.

Come dicevo nel discorso, noi vogliamo compartecipare a quello che avviene su questo circondario e quindi ben venga organizzare insieme, o strutturare insieme delle iniziative a beneficio di tuti quanti.”

“Vedo che lei è un vulcano di idee, quanto però tutto questo deve fare i conti con l’economia, con il reperimento dei denari che servono per realizzare i progetti; eventualmente può concorrere il PNRR alle finalità che vi siete proposti?”

“Il tema delle risorse penso che si ripropone per qualsiasi tipo di organizzazione. Devo dire una cosa però, intanto l’AM, questo è sotto gli occhi di tutti, ha investito tantissimo su Vigna di Valle. Il museo è un esempio. Questo perché Vigna di Valle è un luogo identitario per la Forza Armata. Qui nasce, di fatto, l’aviazione, qui è costituita la nostra storia e i nostri valori e quindi questo forte investimento non è finito e la Forza Armata continuerà ancora.  In questi giorni abbiamo altri cantieri che si stanno aprendo per cercare di ammodernare anche le infrastrutture del reparto. Il PNRR non è nella mia diretta gestione, ovviamente; sicuramente la Forza Armata a livelli più alti attingerà, probabilmente, anche a questi fondi, però io credo che al di là di questo tipo di risorse, questo vuole essere al centro  della mia azione di comando, è proprio la sinergia con le altre istituzioni e le altre realtà. Mi spiego: noi siamo fermamente convinti che lavorare insieme ci consentirà vicendevolmente di farci conoscere gli uni con gli altri e questo diventerà un circolo virtuoso, che fatalmente potrà abbassare l’esigenza di risorse. Questa è la grande sfida che noi vorremmo portare avanti.

Faccio degli esempi: il museo da poco tempo è presente sul sito del Ministero della Cultura, quindi siamo entrati ufficialmente a far parte della rete museale italiana, abbiamo avuto il primo esempio due domeniche fa, quando è stata pubblicizzata per la prima volta un’attività dal Ministero.

La seconda è stata riattivata, su forte impulso dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, la rete dei musei aeronautici. Stiamo parlando di una rete che attualmente conta sette realtà, oggi mi è arrivata una proposta dallo Stato Maggiore per un’ottava, e stiamo parlando di realtà importanti, che vanno dal Trentino fino alla Sicilia. Ecco, tutti questi, secondo noi, sono dei moltiplicatori, degli acceleratori di attività a tutto beneficio della Forza Armata chiaramente ma anche del territorio.

Un altro esempio, rimanendo invece più sul nostro, abbiamo avviato dei contatti molto concreti, e ne vedremo probabilmente nei prossimi giorni già i primi effetti, con il museo dell’aeronautica inglese, e con il museo dell’aeronautica americano, stiamo parlando del più grande museo aeronautico del mondo, e pochi giorni fa abbiamo ricevuto una lettera e questo ci riempie di gioia, perché mentre i primi due ce li siamo andati a cercare, tra virgolette, questo ci è arrivato spontaneamente, quindi evidentemente questo gioco comincia a funzionare, abbiamo ricevuto una lettera formale dalla Germania per una collaborazione. Non ultimo, a proposito sempre di risorse, anche questa è un po’ una novità, alcune attività del museo, dal mese di agosto, sono state affidate a una ditta di privati, professionisti del settore. Questo tramite una società del Ministero della Difesa che è Difesa servizi Spa, che ha esattamente il compito di valorizzare gli asset della difesa.

 

“Da quello che capisco, state aprendo le porte di un ambiente militare che notoriamente le porte tende a tenerle chiuse, lo state facendo con dei professionisti nella maniera più eccellente; secondo lei, questo potrebbe portare, creare un indotto di lavoro, in qualche modo anche indirettamente, sul territorio?”

 

Io ritengo proprio di sì, intanto lei diceva di aprirci, ecco, Vigna di Valle è una base militare che è prevalentemente aperta al pubblico, quindi si inverte un po’ il paradigma, Per tornare alla risposta, sul territorio, io direi proprio di sì. Il museo è stato riaperto a maggio 2023, fino ad oggi abbiamo contato circa 100.00 0 visitatori, noi siamo fermamente convinti che il visitatore che viene a Vigna di Valle, che sta qui con una permanenza media di due/tre ore, spenda il resto della giornata sul territorio.

Non ho numeri, non ho modo di dirlo con certezza, ma sono fermamente convinto che già questo flusso abbia prodotto sul territorio degli effetti, così come lo produrrà esattamente quello che abbiamo in mente.

Fare degli eventi particolari, sviluppare un’attrattività diversa che vada oltre all’esposizione dei velivoli che abbiamo, può riflettersi direttamente sul territorio in termini di domanda, di ospitalità. La ditta, per far fronte a questi servizi, sta assumendo delle persone. Mi sembrano dei fatti concreti.

Il comandante, con una disarmante semplicità fatta di determinata competenza, ha dichiarato: “Spero di aver fatto comprendere appieno chi siamo, cosa vogliamo e dove stiamo andando”.

L’agone gli augura un buon lavoro.
Gianluca Di Pietrantonio

 

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