Riceviamo e pubblichiamo – Le ASL Roma 1, ROMA 2 e Roma 3 che coprono l’intero territorio della città di Roma, hanno dato in affidamento ad una società privata il servizio di pronto soccorso di cani e gatti feriti o malati sulla pubblica via, l’assistenza veterinaria presso il Canile sovrazonale , la gestione dei cani randagi o abbandonati sulla pubblica via. La società che gode dell’affidamento però non adotta il giusto inquadramento contrattuale dei dipendenti, tiene in regime di partita iva personale che invece è soggetto agli obblighi del dipendente ma non ha la stabilità del contratto, usa personale e gestisce direttamente altri lavoratori assunti da una cooperativa, non rispetta la normativa in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, usa il personale pagato dai fondi di pubblici delle ASL per attività privata nel proprio ambulatorio veterinario. Tutto questo nel totale silenzio delle tre ASL. Neppure quando abbiamo segnalato questi comportamenti la ASL hanno voluto prendere qualche provvedimento. Uno strano comportamento delle aziende sanitarie che con i propri servizi fanno vigilanza su posti di lavoro per garantire la salute e sicurezza, verificano le strutture sanitarie sia umane che veterinarie, comminano giustamente sanzioni a chi non rispetta le norme. Ma quando tutto questo è vicino, dentro casa, sotto la propria diretta responsabilità, nessuno vede, nessuno agisce. Un vero caso da manuale di presbiopia selettiva.
Vogliamo venire incontro ai direttori delle ASL e suggerire di inforcare gli occhiali e mettersi nei panni delle lavoratrici e dei lavoratori che operano per proprio conto e non hanno le buste paga regolari, i presidi di protezione individuale, sono assunti per fare un servizio pubblico e all’occorrenza vengono distratti a fare assistenza ad un veterinario privato per vedere e capire quanto tutto questo sia paradossale e danneggi la sanità pubblica.