La guerra è violenza, nasce come conflitto tra Stati nazionalisti per allargare i confini e appagare le ambizioni, ai sensi del “bellum iustum”. Col nuovo diritto internazionale nascono: la SdN (1919), il Patto Briand-Kellogg (1928), l’ONU (1945), per sanare le controversie. Global Peace 2024 informa che, nel mondo, le guerre sono 56, su 163 paesi esaminati 97 sono a rischio, l’Islanda il paese più pacifico, lo Yemen il meno pacifico, l’Italia occupa il 33°posto. I decessi nel 2023 sono stati 162.000 di cui 83.000 in Ucraina, 33.000 a Gaza, 46.000 gli altri; la spesa è stata di 19.000 miliardi di dollari.
La “pace positiva”
Per uscire dalla logica della guerra si lavori per la “pace positiva” di Norberto Bobbio. Essa è un compendio di strategie, segreti, incontri, descritti in “Guerra e pace” da Lev Tolstoj, tra 1862 e 1869, la cui profondità di pensiero e la dovizia di particolari fanno di Tolstoj uno dei massimi scrittori di tutti i tempi. Merita riflettere come le volontà delle masse confluiscano in una sola persona, perché esprima la volontà di tutti!
Il 24 febbraio 2022 la Russia invade l’Ucraina inasprendo i rapporti già tesi sin dal 2014. Poco prima aveva riconosciuto l’indipendenza di due Stati nel Donbass, Doneck e Lugansk, presidiando i territori contro il Memorandum di Budapest.
Alla guerra in Ucraina il 7 ottobre 2023 si è aggiunto l’attacco di Hamas a Israele, che ha ucciso 1139 persone e ne ha catturate 250. Il conflitto ha coinvolto l’Iran e gli alleati: Hezbollah del Libano e Houthi dello Yemen, fino alle monarchie del Golfo, l’Europa e gli Stati Uniti. Pure la Cisgiordania è coinvolta con 700 vittime. Occupata nel 1967 e riconsegnata ad Al Fatah di Yasser Arafat, con gli accordi di Oslo del1993. L’8 ottobre 2023 Hezbollah attacca il nord di Israele; in seguito, un lungo silenzio. A settembre 2024 Israele risponde con cercapersone e walkie-talkie e uccide tra gli altri a Beirut il capo Hassan Nasrallah. La guida Ali Khamenei dell’Iran giustifica l’attacco del 7 ottobre.
Israele ad aprile 2024 bombarda l’ambasciata iraniana a Damasco e Isfahan; Teheran risponde con missili e droni. Gli Houthi presidiano il Mar Rosso, solidali con i palestinesi, mettendo in crisi il commercio mondiale. Infatti, bloccando lo stretto di Bab El-Mandeb gli Houthi costringono le navi a fare il periplo dell’Africa con l’aggravio di tempi e costi. Il 10 ottobre la IDF attacca l’Unifil a Naqurah, Libano del sud, ferendo due caschi blu e altre due postazioni a Labboune e Ras Naquorah che ospitano il contingente italiano.
Il ruolo dell’Onu
L’Onu si appella alla Risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza. È palese quanto gli sforzi di Antony Blinken con i Paesi del Medio Oriente e col Qatar ed Egitto non abbiano inciso. L’Iran ha sospeso gli Accordi di Abramo tra Arabia Saudita e Israele, nati con Donald Trump e confermati da Biden, e ha contattato Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Marocco e Sudan. Onu e sistema veti di Usa, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, va rivisto, per questo Brasile e Sudafrica chiedono che venga aggiornato.
Ipotesi “cessate il fuoco”
Questi i risultati del CdS del 27.10.23 sul cessate il fuoco: 120 sì, 14 contrari, 45 astenuti. A favore i Paesi arabi e parte dell’Africa, contrari Israele e Stati Uniti, astenuti parte Ue e l’Italia. L’India non condanna la Russia, ma è con Israele per fini economici. La Cina assiste da lontano e guarda gli Usa impantanati in Medio Oriente.
E l’Italia come sta reagendo? Un sondaggio Ipsos riporta che tre italiani su quattro sono preoccupati. Il 35% degli intervistati dà la responsabilità a Netanyahu. Quattro su dieci chiedono che Israele dialoghi con Hezbollah. Infine, il 54% chiede lo Stato di Palestina, il 7% contro, altri non sanno. La realtà è complessa e la storia è un groviglio di passioni e interessi che determinano la società nella quale viviamo.
L’umanità è complessa e trovare il bandolo è utopia. Le guerre sono ciò che siamo, distruttori e costruttori, disfattisti e creativi, ma dotati di ragione che, se usata, non può non volgere lo sguardo al “cielo” e credere che un modo migliore è possibile. Non la guerra salverà il Mondo, ma la pace.
Franco Marzo