31 Ottobre, 2024
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Civitavecchia, Gismondi (Cna): “Finalmente al via il censimento delle botteghe storiche. E si riconosce come storico anche il mercato”

“Finalmente anche il Comune di Civitavecchia si muove per il censimento delle botteghe storiche. E riconosce il mercato storico”. A dare l’annuncio è il presidente della Cna di Viterbo e Civitavecchia, Alessio Gismondi.

È online sul sito istituzionale del Comune la determina con cui viene approvato l’avviso pubblico per il censimento delle botteghe e delle attività storiche presenti sul territorio comunale, finalizzato all’iscrizione nell’apposito elenco regionale. Nello stesso atto, si determina “di procedere, entro la scadenza del 31/10/2024 – si legge – al riconoscimento della struttura del Mercato storico di Civitavecchia e della sua valenza storica, in quanto di particolare pregio architettonico, urbanistico, merceologico, culturale e sociale”.

Possono iscriversi all’elenco regionale delle botteghe ed attività storiche, i locali storici e le botteghe connotate da valore storico artistico, destinati ad attività di commercio, somministrazione e artigianato, che vantano di aver svolto la loro attività, continuativamente, da almeno 70 anni.

Altresì, possono richiedere l’ammissione all’Elenco Regionale le botteghe d’arte e di antichi mestieri nelle quali sono svolte, in modo documentabile da almeno cinquanta anni, attività artistiche consistenti in creazioni, produzioni e opere di elevato valore estetico.

Sono ammessi all’iscrizione anche i locali storici tradizionali nei quali si svolgono attività di artigianato tradizionale e altre attività commerciali tradizionali riconosciute quali espressione dell’identità culturale collettiva ai sensi delle convenzioni Unesco, così come le attività storiche e tradizionali, attività di commercio e somministrazione in sede fissa, artigianato, artistiche o miste, compresi cinema, teatri, librerie, cartolibrerie ed edicole, svolte, in modo documentabile, continuativamente, nel medesimo locale, da almeno cinquanta anni, con la stessa tipologia di vendita, somministrazione o lavorazione e di cui siano mantenute l’identità e le caratteristiche originarie dell’attività, restando ininfluenti l’eccellenza degli arredi, il valore storico, artistico, architettonico della bottega storica in cui detta attività si svolge.

“Siamo molto soddisfatti – dice Gismondi – perché dopo tanto tempo abbiamo ottenuto due ottimi risultati in una sola vota. Sono molti i vantaggi di questa operazione: si va dalla progettazione e realizzazione di iniziative di valorizzazione e promozione al rilascio dell’attestato e del logo per ciascuna fattispecie di bottega e attività storica con la dicitura: “Bottega e attività storica del Lazio”, fino alla concessione dei contributi sulla base di bandi dedicati”.

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