L’arte, nelle sue diverse forme (disegno, pittura, scultura, musica, ecc.), rappresenta un ponte diretto verso il mondo interiore del bambino, offrendo numerosi benefici per la crescita emotiva e psicologica. L’arte, infatti, è molto più di un semplice passatempo. Parla direttamente all’inconscio attraverso un linguaggio universale, è un mezzo potente per esprimere emozioni, pensieri e sensazioni che spesso le parole non riescono a catturare. In questa intervista, con Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista, ordinario della società psicoanalitica italiana, scopriamo tutti i benefici che essa offre ai piccoli: dallo sviluppo dell’autostima, all’espressione delle emozioni, all’estensione e rappresentazione della creatività, allo sviluppo delle capacità intellettive, mnesiche, di collegamento ed emotive.
Ci sono studi che dimostrano l’importanza delle attività artistiche nel favorire l’autostima del bambino?
L’autostima è considerata vitale per il benessere emotivo dei bambini, per il loro sviluppo intellettivo e delle abilità sociali. In uno studio dello United Kingdom Millennium Cohort Study è stata valutata in ben 6209 bambini fino all’età di 11 anni, l’associazione tra l’impegno artistico dei bambini, (ascoltare o suonare musica, disegnare, dipingere o creare oggetti, leggere per divertimento) e la loro autostima. Tutte queste attività si sono dimostrate associate a livelli più alti di autostima, soprattutto se i bambini si impegnavano regolarmente in queste attività con i genitori.
In che modo, l’espressione artistica stimola lo sviluppo psicologico e la conoscenza della realtà nei bambini?
I bambini attraverso la manipolazione di paste modellanti, l’uso di strumenti musicali e libri, l’ascolto della musica, il vedere e toccare opere d’arte, sviluppano un insieme complesso di capacità, in cui, la capacità motoria fine gioca un ruolo fondamentale. Le mani e le dita sono di fondamentale importanza nella maturazione psicomotoria, infatti, i bambini conoscono la realtà e la esplorano attraverso tutti i sensi, gusto, vista, olfatto, udito e soprattutto il tatto, nella prima infanzia. Attraverso la sensorialità interagiscono con se stessi e con il mondo esterno. Nel primo anno di vita, imparano a conoscere la realtà attraverso il corpo della madre e poi autonomamente, l’ambiente che li circonda, fino a sviluppare un sistema complesso di conoscenze ricco, complesso e articolato.
E come influisce sullo sviluppo della loro creatività?
La creatività è la capacità di generare nuove idee, concetti o soluzioni. L’arte stimola la creatività, ne è uno strumento privilegiato, poiché attraverso la sensorialità comunica direttamente con l’inconscio. La creatività implica il pensare al di fuori dei confini convenzionali e sviluppare prospettive uniche. L’arte appartiene a tutti, non solo agli artisti, per i quali la passione diviene una professione. Anche i bambini possono usare l’arte per fare nuove esperienze e cimentarsi in attività specifiche, che non appartengono alla vita quotidiana comunemente intesa. L’attività artistica stimola la fantasia, consente di reimmaginare la realtà e di creare qualcosa di completamente nuovo, arricchendoli. E’ un circolo virtuoso che si autoalimenta, portandoli sempre più in alto.
L’arte può aiutare i bambini a esprimere le loro emozioni, gestire lo stress e sviluppare l’empatia?
Sì, certamente. L’arte può essere un potente strumento per aiutare i bambini a esprimersi al meglio. È noto che l’arte può avere un effetto calmante per il modo stesso in cui se ne fruisce (i 5 sensi) o la si esprime dall’interno di noi stessi. Inoltre, tutte le attività artistiche possono aiutare i bambini a rilassarsi attraverso la concentrazione e il piacere di fare, costruire, dare vita a qualcosa, che è frutto della propria mente ed è espressione di se stessi. Oltre a ciò, fornisce un modo per canalizzare le proprie energie psichiche in qualcosa di positivo, bello e costruttivo.
Il disegno, la pittura, la scultura o altre forme d’arte visiva possono aiutare i bambini a comunicare e a comprendere il mondo che li circonda?
Le forme d’arte visiva come il disegno, la pittura e la scultura possono giocare un ruolo significativo nella comunicazione e nella comprensione del mondo da parte dei bambini. Attraverso l’arte visiva e la pittura i bambini possono conoscere cose nuove e al tempo stesso esprimere idee e sentimenti che potrebbero non riuscire a mettere in parole. L’arte diventa un linguaggio visivo che consente di comunicare esperienze, emozioni e concetti in modo efficace. Creando opere artistiche, i bambini possono esplorare e riflettere su ciò che li circonda. Disegnare o dipingere oggetti, persone o scene della vita quotidiana li aiuta a osservare e analizzare il loro ambiente, sviluppando la loro capacità relazionali e di comprensione, all’interno della famiglia, a scuola e nei rapporti con i coetanei.
Qual è l’importanza di introdurre l’arte fin dalla prima infanzia?
L’insegnamento dell’arte fin dai primi anni di vita è cruciale non solo per lo sviluppo delle competenze artistiche, ma anche per la crescita complessiva dei bambini come individui estrosi, emotivamente intelligenti e socialmente consapevoli. L’arte stimola la creatività e l’immaginazione, contribuendo allo sviluppo del pensiero critico e della capacità di problem solving. Di primaria importante il fatto che attraverso le attività artistiche, i bambini possono elaborare nuove idee e concetti in modo ludico, giocando. L’arte offre ai bambini un mezzo unico per esprimere le proprie emozioni e sentimenti con piacere e vivacità. Anche per questo è particolarmente utile in età precoce, prima d’imparare a parlare e dopo, quando le parole potrebbero non essere sufficienti per comunicare ciò che sentono. Inoltre, le attività artistiche spesso incoraggiano la collaborazione e il lavoro di gruppo, la condivisione e la possibilità di attingere all’inconscio gruppale che è attivo fin dalla prima infanzia.
Come possono gli insegnanti e i genitori incoraggiare la creatività dei bambini e creare un ambiente che favorisca l’espressione artistica?
Innanzitutto, avvicinandoli alla conoscenza dell’arte e del mondo dell’arte attraverso visite guidate, percorsi sensoriali presenti in molte gallerie d’arte, scoperta di artisti come Michelangelo, visitando ad esempio, la Cappella Sistina ai Musei Vaticani e la Museo Casa natale di Michelangelo Buonarroti a Caprese Michelangelo, etc. Queste esperienze immersive formano la mente dei bambini e li abituano al bello, mettendoli in contatto diretto con l’artista e il suo ambiente di vita, oltre che col suo tratto, ancora visibile su tele e affreschi. E con tutti gli artisti che hanno creato meraviglie assolute alle quali i bambini possono ispirarsi, identificandosi con loro e immaginando di poter raggiungere un giorno quelle vette. In questo modo sviluppano quella sana ambizione che porta a studiare, impegnarsi e a sostenere i necessari sacrifici come passi necessari, nel lungo percorso che porta alla realizzazione personale e al successo.
Come può l’arte favorire l’integrazione e la collaborazione tra i bambini?
Attraverso l’apprendimento e la creazione condivisa, i bambini imparano a comunicare, a rispettare le opinioni altrui e a lavorare insieme avendo obiettivi comuni, da gruppo di gioco imparano a diventare un gruppo di lavoro che funziona e dà soddisfazioni a tutti i partecipanti. L’arte, inoltre, fa conoscere ai bambini diverse culture e modi di pensare. Attraverso la scoperta di vari stili artistici e tradizioni diverse dalla propria, i bambini sviluppano una maggiore apertura mentale e il rispetto per la diversità.
In che modo l’arteterapia può aiutare in particolare i bambini con “bisogni educativi speciali”?
Attività artistiche come il disegno, la pittura e la scultura migliorano le abilità motorie fini dei bambini, contribuendo allo sviluppo della coordinazione neuro-oculo-motoria.
L’arteterapia è molto utile nell’educazione di bambini con Bisogni Educativi Speciali (BES) fin dai primi anni di scolarizzazione. La scuola occupa una parte importante nella socializzazione e nello sviluppo emotivo dei bambini e nella sua partecipazione attiva al piccolo gruppo che favorisce la socializzazione. L’attività artistica nel contesto scolastico fornisce uno spazio intermedio, transizionale, in cui gli aspetti emotivi e psicologici degli alunni influenzano sia il suo processo di apprendimento che il suo comportamento e sviluppo personale. L’arteterapia è particolarmente indicata nel lavoro terapeutico con i bambini, poiché utilizza una forma di comunicazione più familiare e accessibile del linguaggio parlato. Poiché in base a recenti indagini ISTAT gli alunni con BES, ovvero Bisogni educativi speciali, sono in aumento del 25%, sarebbe molto utile se l’arteterapia potesse entrare a far parte dei percorsi didattici successivi alla scuola dell’infanzia dove, di fatto, è già attiva da molti anni, in molte scuole.
Quali consigli dare ai genitori?
Tenere sempre presente che:
-L’espressione artistica gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dei bambini.
Favorire, pertanto, attività artistiche, coinvolgendoli in pittura, disegno e arti e mestieri, poiché comporta molteplici benefici intellettivi ed emotivi;
– L’arte migliora il processo decisionale, perché anche i più piccoli devono scegliere i colori, i materiali e le texture (la qualità visibile e tattile della superficie di un oggetto) dei loro lavori;
– Possono sviluppare un modo di pensare complesso e critico, grazie ai passaggi anche originali, per creare il loro “capolavoro”, questo li aiuta negli apprendimenti e nelle relazioni sociali, poiché sviluppa delle funzioni mentali che saranno utili per tutta la loro vita;
-Stimola l’ immaginazione, dando la libertà di esprimere e realizzare qualsiasi cosa desiderino. Questo accresce l’autostima e la fiducia in se stessi;
– Portare i figli a mostre, gallerie d’arte e musei. Programmare gite alle case natali di grandi artisti (Michelangelo, Petrarca, Vasari, Dante, etc.) per immergerli nelle stanze e nei luoghi che un giorno, ricorderanno come il “locus” , che li ha visti crescere e sviluppare il proprio talento.
Il modo migliore per avvicinare i bambini al variegato mondo dell’arte è farglielo vedere, fargliene fare esperienza diretta.
– Partecipare attivamente alle attività artistiche dei propri figli, non solo rafforza il legame ma fa vivere i rapporti all’interno di una dimensione di gioco, piacevole e creativa, che può dare grandissime soddisfazioni anche ai genitori. Fa sempre bene riprendere e realizzare i propri sogni nel cassetto proprio grazie ai figli!
Marialuisa Roscino