La sanità pubblica è allo sbando, non c’è più tempo da perdere, ha ragione Landini a dare la sveglia per la mobilitazione sociale.
Il bilancio che il governo Meloni ha presentato non ha le risorse adeguate a far fronte ai livelli essenziali delle prestazioni.
Dei cinque punti che il PD ha messo in campo insieme a M5S e a tutti i partiti della sinistra, che sono all’opposizione, la sanità occupa il primo posto.
Questo indica l’urgenza di una “battaglia” in Parlamento per migliorare il bilancio presentato dal governo Meloni.
La deriva della sanità pubblica verso la sanità privata sta crescendo ogni anno, anche nei pronto soccorso, e ciò vuol dire che i non abbienti, per una qualsiasi prestazione, devono attendere un anno e più, o addirittura rinunciare a curarsi, perché i medici andati in pensione non sono stati rimpinguati.
Le risorse in bilancio che il governo ha previsto sono scarsissime e i danni alla salute dei meno abbienti sono insostenibili.
Alla sanità privata si può rivolgere una parte esigua della popolazione, che può permetterselo, l’altra parte è costretta a rinunciare, perché è povera, è ciò vuol dire rinunciare alla vita.
Su questo tema il Circolo PD di Bracciano ha inteso organizzare un incontro aperto a tutta la cittadinanza con l’intento di arginare la deriva della sanità pubblica.
Come se non bastasse, si ventila la proposta di ricorrere alla copertura assicurativa per curarsi.
Non si capisce come i poveri bisognosi, a volte senza lavoro, potrebbero assicurarsi e con quali soldi.
Hanno dibattuto:
- Marta Bonafoni, consigliera regionale PD Lazio,
- Alessandro Cammino, segretario regionale UIL FPL Lazio,
- Massimiliano De Luca, segreteria regionale CGL FP Lazio,
- Chiara Mango, segretaria Circolo PD Bracciano.
Dopo l’introduzione della segretaria Chiara Mango e il saluto agli ospiti e al pubblico in sala, è intervenuta la consigliera Bonafoni, che ha parlato delle criticità a livello nazionale, che incombono da anni sulla sanità e la tendenza dell’attuale governo regionale di destra che, decisamente, è a favore della sanità privata.
Ha fatto una disamina puntuale e ha espresso il bisogno inderogabile di una mobilitazione di massa per tentare di fermare la deriva.
Ha espresso altresì l’ intesa con CGIL e UIL condividendo le ragioni dello stare insieme per la tutela e il rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione, che tra l’altro tutela l’individuo, in quanto essere umano.
Dal canto loro i rappresentanti sindacali, De Luca prima e Cammino dopo, hanno sottolineato la totale condivisione di quanto espresso dalla Bonafoni e hanno comunicato che il 29 novembre siamo chiamati tutti a manifestare in piazza a Roma contro il governo per la sanità e non solo. Si tratta di una prima azione, e non si esclude che ne seguano altre.
Ci sono stati diversi interventi che hanno evidenziato la necessità di avvicinare le persone con ogni mezzo per dire loro che insieme si può vincere.
Qualcuno ritiene che la gravità, nella quale siamo giunti, non sia percepita per quello che è di fatto.
L’agone, nella persona del presidente Giovanni Furgiuele, ha ribadito, nel suo intervento, che il giornale da anni lotta per la difesa del diritto alla salute, come per il diritto allo studio e la tutela del territorio, e si augura che il dibattito aperto tra politica e sindacato faccia rete e porti intese sempre più proficue.
Franco Marzo
REdattore L’agone