il Teatro Mario Spina di Castiglion Fiorentino ha ospitato la 12^ edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna, celebrando storie straordinarie di coraggio, resilienza e impegno sociale. La sala, gremita fino all’ultimo posto e alla presenza delle massime autorità, tra cui il Prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo, è stata teatro di grandi emozioni, con momenti di intensa commozione .
La cerimonia, condotta dai giornalisti Monica Peruzzi e Massimo Benedetti, ha avuto come protagoniste figure femminili provenienti da tutto il mondo, selezionate dalla giuria presieduta dalla dott.ssa Daniela Simonetti: donne accomunate nell’aver lasciato un segno profondo nei campi dell’arte, della scienza, dei diritti umani, dello sport e dell’imprenditoria. Fra gli applausi del pubblico, il premio “Semplicemente Donna” è stato conferito a Mareya Bashir, prima donna procuratrice generale in Afghanistan, per il suo coraggio nella lotta per i diritti umani, commossa “perchè vorrei tornare nel mio paese e trovarlo diverso, 20 milioni di donne soffrono per le privazioni dei diritti nel disinteresse internazionale”; a Carmen Magallón, fisica e filosofa della scienza, per il suo contributo nel promuovere la pace e l’uguaglianza di genere, a Marie-José Lallart, che ha dedicato la sua vita ai bambini vulnerabili nelle zone più depresse del pianeta, che si è detta “onorata per il riconoscimento, che va a rafforzare il mio impegno”. Donne determinate e entusiaste, come la presidentessa del Consorzio Vero Volley Alessandra Marzari: “Abbiamo numeri sempre più importanti, lo sport è una grande opportunità di crescita e riscatto” e Benedetta Ferraro, che negli States, attraverso la moda, lo sport e il sociale, combatte contro la violenza sulle donne e il bullismo: “E’ la prima volta che vengo in Toscana e ne sono entusiasta – ha dichiarato – per essere con voi ho rinunciato a una sfilata di moda in Florida e ne sono felice, grazie per l’accoglienza, il riconoscimento mi riempie di orgoglio”.
La serata è stata punteggiata da momenti di alta riflessione, quando sul palco l’aretina Arianna Staderini ha dato magistralmente lettura di “Donne mie illudenti e illuse” di Dacia Maraini e da momenti toccanti e di speranza, grazie ai racconti di Ilde Terracciano e Alessandra Cuevas, sopravvissute alla violenza e testimoni di un riscatto che ha emozionato l’intera platea.
E poi storie di successo, come quella di Cristina Toteri, prima donna saldatrice in Ducati e oggi in Aprilia Racing, delle scienziate Flavia Bustreo e Sara Barsotti, della giornalista Monica D’Ascenzo e Saule Kilaite, che con il suo inseparabile violino, “si chiama Pedro, sta con me da quando avevo quattro anni”, ha incantato il pubblico con il suo impegno nel coniugare arte e sociale. E se il premio speciale è stato assegnato a SOS Villaggi dei Bambini Trento per l’impegno a favore dell’infanzia, grande interesse ha suscitato la partecipazione di Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, premiato come “Personaggio uomo per i diritti umani”: “Nel nostro Paese abbiamo norme all’avanguardia – ha dichiarato Roia – la violenza di genere è una piaga che riguarda indistintamente nord e sud, è trasversale e purtroppo non conosce età e ceto sociale. Il lavoro da fare è di tipo culturale, per una nuova coscienza civica”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli: “Grazie agli organizzatori Chiara Fatai e Angelo Morelli, un’iniziativa straordinaria e un messaggio forte. Spiace constatare, numeri alla mano, che il fenomeno della violenza di genere non accenna a diminuire e ci tocca anche da vicino. Possiamo e dobbiamo perseverare nel nostro impegno”.
Il Premio non si è limitato alla serata di gala. Nel corso della tre giorni, le premiate hanno incontrato oltre 2000 studenti di 17 scuole della provincia di Arezzo, condividendo le loro storie e sensibilizzando i giovani su temi cruciali come la parità di genere e il rispetto dei diritti umani. “Le testimonianze di queste donne straordinarie rappresentano un faro per le nuove generazioni,” hanno commentato Angelo Morelli e Chiara Fatai, presidente e coordinatrice del premio.
La cerimonia di premiazione ha consolidato il legame tra il Premio e il territorio aretino, sottolineando il valore educativo delle iniziative collaterali, come il concorso di borse di studio “Giù le mani, il diritto di contare”, che culminerà con la consegna di dieci borse nella primavera del 2025.
Il Premio Internazionale Semplicemente Donna si conferma ancora una volta un evento di riferimento per promuovere riflessioni profonde su temi di attualità e valori universali, unendo il riconoscimento dell’eccellenza femminile a un forte impegno per il cambiamento culturale.