Le liste d’attesa interminabili nel Servizio Sanitario Nazionale stanno diventando un ostacolo insormontabile per molti cittadini italiani, soprattutto per gli anziani. Prestazioni sanitarie fissate ben oltre i tempi indicati dalle prescrizioni mediche non solo minano la fiducia nel sistema, ma mettono anche a rischio la salute dei pazienti, specialmente di quelli più vulnerabili.
Molti cittadini, impossibilitati a sostenere i costi delle strutture private, si trovano costretti a
rinunciare alle cure, un diritto costituzionalmente garantito.
Per denunciare questa situazione, lo SPI CGIL nei mesi scorsi ha organizzato una serie di presìdi presso le ASL, gli ospedali e i distretti sanitari del Lazio con l’obiettivo di informare i cittadini sul loro diritto sacrosanto ad accedere alle cure sanitarie pubbliche nei tempi opportuni e di aprire tavoli di confronto con le Direzioni generali delle ASL.
Grazie all’intensa attività di sensibilizzazione e informazione, gli Sportelli Sociali dello SPI CGIL sono diventati un punto di riferimento per chi cerca aiuto contro i ritardi del sistema sanitario. Nati
per affrontare bisogni spesso inespressi, questi sportelli offrono supporto alla popolazione, con un’attenzione particolare agli anziani, accompagnandoli nelle richieste di accesso ai servizi e garantendo un ascolto attento delle loro esigenze.
Da diversi mesi sono molti i cittadini che si rivolgono agli Sportelli Sociali per ottenere supporto nell’accesso a prestazioni sanitarie nei tempi previsti per la garanzia del diritto alle cure.
Un esempio concreto dell’efficacia di questa attività riguarda Pietro Vacca., un anziano
ultraottantenne iscritto allo SPI CGIL, che, grazie all’intervento dello Sportello Sociale verso gli uffici preposti della ASL Viterbo, ha visto in due occasioni le sue prestazioni sanitarie
riprogrammate entro i termini di priorità indicati dalla prescrizione medica.
“Voglio ringraziare lo Sportello Sociale dello SPI CGIL – dichiara Pietro Vacca – al quale mi sono rivolto, quasi senza speranza, come ultima spiaggia, dopo che gli appuntamenti per le prestazioni mediche di cui necessitavo mi erano stati fissati abbondantemente fuori termine dal CUP della ASL Viterbo”.
Questo è solo uno dei tanti casi affrontati e risolti positivamente sull’annoso problema delle liste di attesa. Un caso che rappresenta una piccola vittoria, ma anche un simbolo della battaglia quotidiana dello SPI CGIL per assicurare che i bisogni di cura dei cittadini non vengano ignorati.
Cinzia Vincenti
Segretaria Generale
SPI CGIL Civitavecchia Roma Nord Viterbo