Questa mattina presso l’Aula consiliare di Città metropolitana di Roma Capitale a Palazzo Valentini il Workshop di Spirit, progetto finanziato dal Fondo per la Sicurezza Interna dell’Unione Europea e volto a proteggere i luoghi di culto e le manifestazioni religiose da minacce legate al terrorismo e all’estremismo violento. A moderare i lavori, Massimo Cozzolino, Europe Islamic Association (EIA), con la partecipazione del Prefetto di Roma, Dott. Lamberto Giannini, del Questore di Roma, Roberto Massucci e della Consigliera delegata a Pari Opportunità e Politiche sociali di Città metropolitana di Roma Capitale, Tiziana Biolghini, che ha portato i saluti istituzionali del Sindaco Roberto Gualtieri.
“Siamo lieti di ospitare questo incontro, che costituisce un modello concreto di collaborazione tra istituzioni, comunitaÌ religiose, forze dell’ordine, oltre che esperti di sicurezza e partner tecnologici di tutta l’Unione Europea. In vista del Giubileo 2025, un evento che attireraÌ milioni di pellegrini e per il quale la Città si sta preparando all’accoglienza da tanti punti di vista, in primis la sicurezza, SPIRIT assume un ruolo strategico. La protezione dei luoghi di culto e la sicurezza pubblica non sono solo responsabilitaÌ istituzionali, ma anche un’opportunitaÌ per favorire il dialogo tra le diverse confessioni religiose, in un contesto globale segnato da tensioni e sfide. Come Città metorpolitana di Roma Capitale, attuando l’indirizzo dato dal Sindaco Roberto Gualtieri, lavoriamo per sostenere e diffondere politiche di inclusione e rispetto di tutte le identità, religiose, culturali, di genere, di provenienza. Abbiamo avviato i Tavoli metropolitani della convivenza, per affrontare attivamente i temi dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti, dalle politiche abitative all’istruzione, dalla salute all’accesso ai diritti di cittadinanza, con lo spirito di mettere in campo strumenti reali di riconciliazione della città e del territorio metropolitano tra cittadini italiani e stranieri, migranti o residenti. Per noi lo scambio e l’incontro interculturale è il motore della convivenza: e questo vale anche per il rispetto di ogni credo religioso, per il quale è prioritario anche il tema della prevenzione e della sicurezza, a livello locale come nazionale ed europeo”.