Si è conclusa a Roma l’annuale assemblea Cnesc durante la quale è stato deliberato l’ingresso dei nuovi soci ANCoS APS – Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive APS, ANPEAS APS- Associazione Nazionale per la Progettazione e le Attività Sociali, Patronato E.N.A.P.A.- Ente Nazionale Assistenza Patrocinio Agricoltori, ENDO-FAP -Ente Nazionale Don Orione – formazione aggiornamento professionale.
Sale a 31 il numero degli Enti aderenti e queste nuove adesioni rappresentano un ulteriore elemento di sviluppo e dinamicità della rete Cnesc.
L’assemblea ha definito la linea programmatica del 2025, riconfermando tra le priorità quella di promuovere il servizio civile – oltre che come opportunità straordinaria per i giovani – come strumento per la costruzione di una società nonviolenta, solidale e pacifica.
Una affermazione forte, ripetuta anche nell’ambito della Giornata di mobilitazione per la Pace e contro ogni tipo di guerra promossa dalle principali reti pacifiste della società civile italiana, nella giornata mondiale dedicata ai Diritti Umani.
Non è un caso che l’Associazione Cultura della Pace di Sansepolcro abbia recentemente conferito alla Presidente Laura Milani il Premio Nazionale “Nonviolenza” 2024, per il suo duplice impegno nella Comunità Papa Giovanni XXIII e nella CNESC nella promozione e realizzazione del servizio civile quale modalità di difesa civile e nonviolenta della Patria. Un riconoscimento dell’impegno della Conferenza e del ruolo del servizio civile nella costruzione della pace, che speriamo sempre più anche le istituzioni riconoscano. “Negli ultimi anni la CNESC – afferma Laura Milani – sta cercando di rafforzare la partecipazione dei soci, anche attraverso gruppi tematici che lavorano su alcune priorità che riguardano l’attuazione del servizio civile, cercando di potenziare collaborazioni e sinergie vitali per il sistema servizio civile, come la Campagna “Quanto vale il futuro?” promossa insieme alle principali rappresentanze degli enti e degli operatori volontari per chiedere la stabilizzazione e l’universalità del servizio civile”.