Mi chiamo Davide Sanna e pratico il minibasket da oltre sei anni nella società del “Bracciano Basket”, attualmente nella categoria “esordienti”. Tutto è iniziato un po’ per curiosità, che in brevissimo tempo si è trasformata in passione vera, un punto fondamentale della mia vita, che mi impegna settimanalmente con 3 allenamenti più la partita del weekend che, tutte le volte, attendo con ansia. In questi anni ho avuto modo di conoscere tanti ragazzi con cui condivido la passione in campo e un’amicizia nella vita quotidiana.
Il minibasket è un gioco-sport riservato ai bambini dai 5 agli 11 anni, nel quale, per i più piccoli, vengono insegnate le regole base sotto forma di gioco, inserendo gradualmente le restanti regole con il passaggio di categoria, per formare gli atleti che dovranno affrontare successivamente lo sport nel settore giovanile. Essendo uno sport di squadra, si basa su valori importantissimi, quali l’inclusione, la socializzazione, la condivisione e il rispetto dell’avversario.
Dal punto di vista educativo, è uno sport che mi ha insegnato l’importanza del rispetto delle regole, ho imparato, o almeno ci provo, a gestire la calma sia in campo, quando magari non si condivide la decisione dell’arbitro, sia fuori dal campo, quando ci si confronta con gli altri. In questo percorso è stato fondamentale il coach Luigi Falasconi, che mi ha seguito fin dall’inizio, senza dimenticare i collaboratori più giovani e il Presidente e fondatore della società, Luciano Cioce. Il mio sogno è quello di raggiungere grandi risultati con il “Bracciano Basket” e poter giocare, un giorno, nella prima squadra. Dopo la mia opinione, raccontiamo anche le impressioni del mio compagno di squadra Francesco Di Toma e di alcuni ragazzi, Nicola Monetti, Lorenzo Colonna e Stefano Roviti, che quest’anno sono passati dal Minibasket al settore giovanile, nella categoria under 13.
Da quanti anni giochi, e perchè hai scelto il basket?
Francesco: “Ho iniziato nel 2020 dopo un’esperienza nel karate, perché in quel periodo si potevano fare solo sport all’aperto. Poi, avendo scoperto che anche mio padre da giovane giocava a basket, e mi diceva che era uno sport bellissimo, ho deciso di provare e mi sono appassionato fin da subito. Ora il mio sogno sarebbe quello di arrivare a giocare in Nba”.
Nicola: “Ho iniziato sette anni fa, perché anche mio padre giocava a basket e mi ha trasmesso la passione. Mi piace perché è uno sport di squadra in cui è fondamentale la collaborazione con i compagni, e insegna molti movimenti dell’atletica, la corsa e l’agilità, per esempio”.
Lorenzo: “Ho iniziato nel 2017, perché piaceva al mio amico Alessandro, così ho deciso di provare anche io e mi è piaciuto fin da subito”.
E come hai vissuto il passaggio dal minibasket alle giovanili?
Nicola: “Inizialmente è stato difficile passare da un semplice gioco ad un’attività sportiva vera e propria, dove, come dice il coach, non serve fare venti punti, ma giocare di squadra”.
Lorenzo: “Secondo me è più bello perché c’è più competizione, ci sono più regole da rispettare ed è più simile al basket vero e proprio”.
Stefano: “All’inizio non è stato così difficile, ma con il passare del tempo gli allenamenti sono diventati più difficili e le partite sempre più importanti. E poi è stato bello ritrovare un sacco di amici con cui giocavo quando ero più piccolo”.
Come ha influito dal punto di vista educativo in campo e nella vita di tutti i giorni?
Francesco: “E’ importante per riuscire a controllare la propria impulsività, per evitare di reagire contro gli avversari, come mi ha insegnato il mio coach Luigi”.
Nicola: “E’ uno sport che permette di socializzare tantissimo, dove è fondamentale rispettare le regole del gioco e del coach, ma soprattutto il rispetto dell’avversario”.
Lorenzo: “E’ importante perché, essendo un gioco di squadra, aiuta a socializzare”.
Stefano: “E’ molto importante, aiuta a calmarti, anche nelle situazioni difficili, per esempio quando l’arbitro fa scelte non corrette. Inoltre mi ha permesso di avere tanti nuovi amici”.
Il basket è uno sport fantastico, ma se volete capire fino in fondo la nostra passione, venite al Palaprovincia di Bracciano a fare il tifo per la nostra squadra in serie “C”. Non rimarrete delusi!