Lo scorso 8 marzo, ad Anguillara Sabazia si è tenuta la presentazione del libro Luisa Spagnoli. La Signora dei Baci di Maria Letizia Putti, un’opera che ripercorre la vita e il genio imprenditoriale di una delle figure femminili più iconiche della storia italiana. L’evento ha visto la partecipazione del sindaco Angelo Pizzigallo e della vicesindaca Paola Fiorucci. A moderare l’incontro è stata Emanuela Gentile, che ha guidato il dialogo con l’autrice, mentre alcune volontarie hanno dato voce ai passaggi più significativi del libro attraverso letture ad alta voce. Tra i presenti, anche L’agone, che ha avuto il piacere di partecipare a questa importante occasione di riflessione e cultura.
Il sindaco, gentilmente, ha consegnato i Baci Perugina, simbolo dell’ingegno di Luisa Spagnoli, e una mimosa, omaggio tradizionale per celebrare la Giornata Internazionale della Donna.
La vita di Luisa Spagnoli: un romanzo tra realtà e fantasia
La storia di Luisa Spagnoli si intreccia con la crescita dell’industria dolciaria italiana e della moda. Nata in una famiglia umile, con una madre che lavorava come lavandaia, stiratrice e sarta, Luisa ha dovuto crescere in fretta, affrontando le difficoltà della vita con determinazione. Nonostante un’istruzione scolastica limitata, il suo ingegno e la sua creatività l’hanno portata a rivoluzionare il settore dolciario e a lasciare un’impronta indelebile nel mondo della moda.
Nei primi vent’anni del libro, l’autrice adotta un registro più romanzato, lasciando ampio spazio alla narrazione creativa prima di entrare nel vivo della biografia. Questo approccio permette di immergersi nella realtà dell’epoca e comprendere meglio le difficoltà e le aspirazioni di una giovane donna che avrebbe poi segnato la storia. Luisa si trasferì a Mantova, dove si sposò e rimase incinta, iniziando così un nuovo capitolo della sua vita.
La nascita del Bacio Perugina: un’idea geniale
Uno dei momenti più affascinanti della storia di Luisa Spagnoli è senza dubbio la creazione del Bacio Perugina, il celebre cioccolatino che ancora oggi è simbolo d’amore e dolcezza. La sua invenzione nacque quasi per caso: per evitare sprechi, Luisa decise di riutilizzare la granella di nocciole avanzata da altre preparazioni, amalgamandola con cioccolato e creando una pralina dal gusto unico. Inizialmente, il cioccolatino aveva un aspetto irregolare e venne chiamato “Cazzotto” per la sua forma simile a un pugno. Fu Giovanni Buitoni, suo socio e compagno, a suggerire un nome più romantico: Bacio. Così nacque un’icona della pasticceria italiana, accompagnata dai celebri cartigli con frasi d’amore.
Oltre al successo nel settore dolciario, Luisa Spagnoli fu una pioniera anche nella moda, introducendo la lavorazione della lana d’angora e dando vita a uno stile elegante e senza tempo. La sua visione imprenditoriale, unita a un profondo rispetto per le lavoratrici, la portò a creare uno dei primi asili aziendali, un’innovazione straordinaria per l’epoca.
L’incontro ad Anguillara ha permesso di riscoprire non solo la storia di una donna straordinaria, ma anche il valore del coraggio, della creatività e della determinazione. Un tributo doveroso a una figura che ha saputo trasformare la sua passione in un’eredità destinata a durare nel tempo.
Paola Forte
Redattrice L’agone
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