(Foto di Pino Pesci)
Più di cento fiaccole accese hanno illuminato la notte di San Lorenzo a Manziana, in un corteo di persone che ha percorso la strada da Piazza Tittoni fino al Bosco Macchia Grande. Donne, uomini e bambini insieme, per lanciare un segnale profondo contro la violenza sulle donne, indossando un indumento di colore rosso e fascette bianche con scritto “Accendiamo la vita”.
L’iniziativa è nata da un gruppo di donne manzianesi, con l’intento di sensibilizzare su un argomento così attuale e urgente come il femminicidio e trasmettere un messaggio di vicinanza a chi ne è vittima. Il paese ha risposto forte e chiaro, con una presenza che rappresenta un segno di interesse e di speranza. Come punto d’arrivo e di raccolta, non a caso è stato scelto il bosco: simbolo della rinascita e del rinnovamento sia del corpo che dell’anima, luogo del cuore dei manzianesi, che ha accolto il corteo con un percorso illuminato nell’oscurità.
Le persone si sono ritrovate in uno scenario altamente evocativo, illuminato dalla luce di braceri, con tavoli e panche disposti a semicerchio, dalle quali poter godere uno spettacolo di musica e di danzatrici. Sono state fatte delle letture per riflettere insieme sul tema della violenza non solo fisica ma anche psicologica che subiscono in molte, sulle ragazze scomparse e sull’importanza di essere uniti uomini e donne contro ogni forma di violenza che offenda l’altro.
Un aspetto fondamentale è la trasmissione dei giusti valori ai bambini, che saranno gli adulti di domani. Come il bosco, che trasmette forza e voglia di vivere, anche le danzatrici del ventre sono state un simbolo della serata: rappresentano la donna, ogni donna diversa dall’altra, una creatura meravigliosa che balla libera a piedi nudi all’interno della sua vita, con la musica che sceglie, con i passi che desidera, libera da ogni violenza, costrizione e stereotipo di genere.
« Non smetterò mai di sostenere che la prevenzione e i presidi sul territorio sono l’unica via per tentare di salvare la vita delle donne – ha detto l’assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali di Manziana, Eleonora Brini – Dopo la tragica morte di Vania Vannucchi, arsa viva, e delle altre 75 donne vittime di violenza dallo scorso gennaio ad oggi, le cui vite sono state brutalmente spente, violate, spezzate dai loro compagni, anche Manziana promuove, a riguardo, una nobile iniziativa. Un cammino simbolico mosso dalla sensibilità di molte nostre concittadine per dimostrare vicinanza alle famiglie delle vittime e spegnere la paura e il buio a tutte coloro che sono ancora in tempo per denunciare simili barbarie. Stiamo lavorando per organizzare il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, una conferenza per informare e discutere su questo argomento».
Durante il corso nella serata è stato esposto il salvadanaio per una raccolta fondi che sarà devoluta ad Erinna, centro antiviolenza di Viterbo, un luogo sicuro e armonioso dove vengono accolte le donne vittime di violenza in un percorso di sostegno che si può contattare allo 0761342056 all’indirizzo mail e.rinna@yahoo.it
Alessia Rabbai