“Realizzare un approdo a Ladispoli è stato l’obiettivo fondamentale di tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute da 40 anni a questa parte”. Con queste parole il sindaco Crescenzo Paliotta ha annunciato che nel Consiglio comunale del prossimo 3 ottobre verrà discusso il progetto preliminare del porto turistico Marina di Vaccina.
“Uno degli ostacoli maggiori alla realizzazione dell’approdo – ha proseguito Paliotta – deriva dal fatto che la Regione Lazio negli ultimi decenni non ha mai approvato il Piano regionale dei porti. Poiché la legge lo consente e lo prevede la Conferenza dei Servizi ha analizzato due progetti: decaduto quello a nord dell’abitato, l’orientamento dell’Amministrazione è che la zona tra via Sanremo e Torre Flavia diventi un’area per attrezzature turistico ricettive. Per l’altro progetto, ai lati del fiume Vaccina, presentato da una società privata che si assumerà tutte le spese dalla progettazione alla realizzazione, prosegue invece l’iter della Conferenza dei servizi. Il progetto è notevolmente ridimensionato rispetto ai precedenti, il costo previsto è di nove milioni di euro mentre i posti barca saranno 250. Ovviamente ci saranno i posti riservati per i pescatori professionisti, per Capitaneria e per le Forze dell’ordine. Saranno realizzati nuovi parcheggi, come previsto per legge, e strutture solo al servizio del porto senza nessuna cubatura residenziale aggiuntiva. L’obiettivo è ristrutturare completamente Porto Pidocchio, togliendo strutture antiestetiche come la gru di alaggio, creando un punto di approdo tra Fiumicino e Santa Marinella per rendere sicura la navigazione. Sarà riqualificata tutta la zona della foce del Vaccina, che attualmente è uno dei posti degradati della città, e rilanciata tutta l’area del lungomare Marco Polo con un conseguente vantaggio per l’immagine turistica della città”.
“Per quanto riguarda l’ubicazione – ha concluso Paliotta – quella della foce del Vaccina è nota da tempo a tutte le forze politiche ed associative della città ed è l’unica possibile su un litorale così breve come quello di Ladispoli”.