Appena avvenuta la tragedia del Centro Italia, dove hanno perso la vita centinaia di persone, la Protezione Civile del comprensorio sabatino si è organizzata con il gruppo degli elettricisti per partire alla volta di Amatrice e portare l’impianto elettrico alle tendopoli allestite.
Si sono attivati subito il 24 agosto notte, chiamati dalla sala operativa regionale, per essere pronti a partire il 25 pomeriggio con la squadra richiesta dalla Regione Lazio per la gestione dell’impianto elettrico del campo di Amatrice. La squadra è stata accompagnata da due camion pieni di beni di prima necessità, medicinali, alimenti e vestiti, raccolti presso il punto attivato dal Comune di Anguillara. “Tutto questo si è svolto alla presenza del Sindaco, che non li ha mai lasciati soli – spiega Fabrizio Serami, presidente della sezione di Anguillara – seguendoli fino ad Amatrice con i suoi assessori per aiutarli a scaricare gli scatoloni destinati alla tendopoli”.
“Ci tengo a ringraziare tutti i cittadini di Anguillara, oltre all’Amministrazione – aggiunge Serami – che hanno in un giorno fatto sì che il nostro supporto non fosse minimo, arrivando al campo di Amatrice con due camion pieni di materiale per i terremotati”.
Nel gruppo degli elettricisti era presente Maurizio Del Coco, già intervenuto nel terremoto dell’Emilia, che insieme alla sua squadra, composta da un manovratore, un aiuto elettricista ed un volontario generico, si è occupato di gestire tutto l’impianto elettrico della tendopoli per gli sfollati di Amatrice.
“La prima cosa che abbiamo fatto appena arrivati – racconta Del Coco – è stata quella della copertura dei bancali dell’acqua minerale per non farli rimanere sotto il sole durante le ore del giorno. Appena arrivato il
materiale elettrico ci siamo messi a scavare per creare gli impianti elettrici per interrare i cavi. Ogni impianto che abbiamo creato è un “quadruccio” che alimenta due tende con 6 kilowatt di elettricità al suo interno, con la possibilità di montare aria condizionata d’estate e il riscaldamento di inverno, in questo momento, infatti, abbiamo fornito per ogni tenda due stufette da 2 kilowatt. Cerchiamo di essere i più rapidi possibili in questi eventi, abbiamo dormito personalmente nelle tende prima di riuscire a completare l’impianto elettrico, la sera la temperatura in quelle zone scende sui 2 gradi e molti di noi hanno deciso di lasciare la tenda e dormire nelle macchine con il riscaldamento acceso. Questo è il terzo evento in cui noi come Protezione Civile interveniamo, il nostro lavoro ora è abbastanza organizzato grazie all’esperienza pregressa e le numerose esercitazioni, anche se gli imprevisti non sono mai calcolabili. Abbia avuto difficoltà con la logistica per il raggiungimento del materiale per le strade impraticabili”. Dal 17 al 24 la squadra è stata di nuovo chiamata sul campo di Amatrice per altri lavori.
Federica D’Accolti