L’Istituto Alberghiero di Ladispoli aderisce al Progetto “Fixo Yei”.
Annullare le distanze fra mondo della formazione e mercato del lavoro; colmare il divario esistente tra titoli di studio e standard di prestazione richiesti dalle aziende; favorire un’efficace sinergia ed integrazione fra percorsi di istruzione e modalità di accesso all’occupazione: sono solo alcuni degli obiettivi del “Progetto Fixo”, il programma elaborato da “Italia Lavoro” (Ente strumentale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) per tentare di eliminare il job mismatch, potenziando i servizi di placement all’interno delle scuole.
Il Progetto Fixo nasce come costola di “Garanzia Giovani” (Youth Guarantee), – ha spiegato Luisa Boccia, di “Italia Lavoro” – il Programma Europeo attuato dalla Regione Lazio (ma anche da tutte le altre Regioni Italiane) che investe 137 milioni di Euro (complessivamente 1,5 miliardi per l’Italia giunti da Bruxelles) per i Neet (i giovani fra 15 e 29 anni che non sono iscritti all’Università, non lavorano e non seguono corsi di formazione).
Lanciata il 1° maggio 2014 in Italia, la Youth Guarantee sta cercando da due anni di fronteggiare i numeri allarmanti della disoccupazione giovanile. Al piano si sono finora iscritti circa 897mila giovani di età compresa fra 15 e 29 anni, di cui 659mila “presi in carico” (nel Lazio 58.747 su 109.546 adesioni). 5.346 i contratti di lavoro sinora avviati nel Lazio (tutti i numeri nel Report consultabile al link www.regione.lazio.it/binary/rl_garanzia_giovani/tbl_news/Report_Lazio.pdf), dei quali il 55% a tempo indeterminato, il 27% di apprendistato e il 18% a tempo determinato.
Mercoledì 16 novembre, all’Alberghiero di Ladispoli, si è svolto il primo incontro di informazione e formazione.
“E’ un’iniziativa di straordinaria rilevanza. – ha sottolineato la Prof.ssa Pamela Pierotti, Responsabile delle Attività di Alternanza Scuola-Lavoro – Finalmente riusciamo a creare un circolo virtuoso fra Istituzioni scolastiche, mondo dell’impresa e organi intermedi, quali i Centri per l’Impiego: realtà rimaste per troppo tempo lontane l’una dall’altra, chiuse nella loro autoreferenzialità. Da oggi, gli studenti potranno beneficiare di un servizio di estrema utilità, che sarà in grado di orientarli e di aiutarli. Non lasceremo soli i nostri allievi, neanche dopo il conseguimento del diploma”.
Per l’Alberghiero di Ladispoli – come hanno sottolineato anche i docenti Renato D’Aloia e Ilaria Galice, Referenti delle Attività di Alternanza Scuola-Lavoro – il progetto Fixo Yei (Youth Employment Initiative) prevede due misure di intervento: Orientamento specialistico e Accompagnamento al lavoro. “Nel primo caso – ha precisato Luisa Boccia, durante il suo incontro con gli studenti dell’Alberghiero di Ladispoli – la misura ha l’obiettivo di rafforzare e sviluppare l’identità personale e lavorativa del giovane e di costruire un percorso personalizzato. Le principali azioni poste in essere saranno finalizzate ad esplorare in maniera approfondita l’esperienza di vita del soggetto per sollecitarne maturazione, pro-attività e autonomia nella ricerca del lavoro. In generale – ha aggiunto Luisa Boccia – l’orientamento ‘di secondo livello’ si colloca in una prospettiva olistica dello sviluppo umano che integra il problema specifico della sfera formativa e lavorativa nel ciclo di vita della persona. Le misure di orientamento specialistico o ‘di secondo livello’ sono mirate, quindi, a favorire una progettualità professionale con una prospettiva di medio termine, attraverso l’analisi dei bisogni del giovane e la formulazione e definizione degli obiettivi da raggiungere, ma puntano anche alla ricostruzione della sua storia personale, formativa e lavorativa e alla messa a punto di un progetto personalizzato”.
Nel secondo caso, invece, la misura ha l’obiettivo di realizzare l’inserimento lavorativo del giovane attraverso l’attivazione di un rapporto di lavoro a tempo determinato, indeterminato, di apprendistato, o di un contratto di somministrazione, entro quattro mesi dalla stipula del ‘Contratto di Collocazione’.
“L’inserimento lavorativo – ha spiegato sempre Luisa Boccia – dovrà essere assicurato attraverso azioni di scouting delle opportunità; definizione e gestione della tipologia di assistenza e tutoring; matching rispetto alle caratteristiche e alle propensioni del giovane”.
Ma le azioni saranno ancora più concrete, perché si prevede la promozione – presso il sistema imprenditoriale – dei profili, delle competenze e della professionalità dei soggetti che aderiranno al Progetto; la pre-selezione; l’assistenza e l’accompagnamento del giovane nell’accesso al percorso individuato e nella prima fase di inserimento; la promozione, presso le imprese, di tutte le misure di incentivazione all’assunzione promosse dalla Regione Lazio. Il passaggio dalla scuola al lavoro, finalmente, diventa più semplice.