All’Istituto Superiore “Giuseppe di Vittorio” di Ladispoli, torna l’appuntamento con la FIDAS (Federazione Italiana Associazione Donatori di Sangue). Lunedì 12 dicembre tutti coloro che lo desiderano potranno recarsi presso I’Ospedale “Bambino Gesù” di Palidoro, dalle ore 8.00 alle ore 11.00. L’Associazione Donatori Volontari Sangue metterà a disposizione un pulmino per il servizio di trasferimento dalla scuola all’Ospedale di Palidoro, con partenza alle 8.15 da Via De Begnac 6.
Tutti sono invitati: studenti, docenti, personale scolastico e genitori. La Giornata rientra nel Progetto “Io dono” finalizzato a diffondere fra gli studenti la cultura della donazione e del volontariato.
“Vogliamo far acquisire ai nostri allievi una maggiore consapevolezza dello straordinario contributo che le scelte e le iniziative ispirate alla generosità e alla solidarietà possono dare alla crescita della persona e della società nel suo complesso – ha affermato la Prof.ssa Lucia Lolli, Vicepreside dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli –. Dopo il successo dello scorso anno, abbiamo quindi deciso di ripetere la Giornata di Donazione del sangue con la FIDAS”.
“Il sangue – ha spiegato agli studenti il Prof. Cristiano Lena, Responsabile della Comunicazione di FIDAS Nazionale, durante gli incontri preparatori – è un bene prezioso, indispensabile alla vita e non riproducibile in laboratorio. Donare il sangue è un atto di straordinario valore morale e sociale: significa preoccuparsi ed agire fattivamente per il bene collettivo, offrendo la propria collaborazione per rendere più sicura la salute di tutti. Un contributo indispensabile alla salvaguardia della vita, un gesto concreto di solidarietà, un dovere civico irrinunciabile”.
Il Prof. Lena ha anche ricordato i requisiti indispensabili per la donazione: avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e un peso non inferiore ai 50 kg, una pressione arteriosa massima compresa tra 110 e 160 mm Hg e una minima tra 60 e 100 mm Hg. L’emoglobina non deve essere inferiore a 12,5 g/dL nelle donne e 13,5 g/dL negli uomini. Nelle ultime 6 ore il donatore non deve aver consumato pasti abbondanti, ma non deve nemmeno essere a digiuno da più di 15 ore. Si può donare il sangue solo se non si hanno avuto gravi malattie in passato e non si sta seguendo una terapia farmacologica.
In Italia sono oltre 1,7 milioni i donatori di sangue, ma ancora pochi sono i giovani. La fascia d’età prevalente è rappresentata da soggetti tra i 30 e i 55 anni, una componente del corpo sociale destinata – secondo le proiezioni demografiche – a diminuire in modo significativo nei prossimi decenni. L’83% dei donatori italiani dona periodicamente e non in modo occasionale. «Questa fidelizzazione – ha dichiarato Giancarlo Maria Liumbruno, Direttore del Centro Nazionale Sangue, in occasione della “Giornata mondiale del donatore di sangue 2016” – è fondamentale per via del legame molto stretto che esiste tra donazione volontaria, consapevole e non remunerata e qualità del sangue in termini di sicurezza. Grazie ai donatori l’Italia è un Paese autosufficiente già da diversi anni e normalmente esiste una situazione di bilancio positivo tra numero di unità di sangue, emocomponenti donate e fabbisogno a livello locale».
La percentuale di giovani sul numero totale dei donatori si attesta, tuttavia, poco sopra il 31%.
Il Lazio non ha ancora raggiunto il livello di autosufficienza e si colloca, purtroppo, ai posti più bassi della classifica nazionale. Di qui la necessità di potenziare le campagne di sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole.
La giornata di lunedì 12 dicembre è promossa dalla Sezione FIDAS “Sonia Mete”, intitolata alla Docente di Inglese dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, prematuramente scomparsa il 7 settembre dello scorso anno.
Che cos’è la FIDAS
La FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) è una Federazione alla quale aderiscono 74 Associazioni autonome, a loro volta organizzate in 17 Federazioni regionali, e conta circa 450 mila donatori volontari periodici.
La Federazione è nata a Torino nel 1959 per iniziativa del chirurgo prof. A. M. Dogliotti, allo scopo di promuovere nel nostro Paese una maggiore coscienza trasfusionale, sollecitando la solidarietà di tutti i cittadini.
FIDAS fa parte del CIVIS, l’organismo di coordinamento interassociativo che raccoglie anche le altre Associazioni nazionali (Avis e Fratres).
La Federazione agisce nell’interesse delle Associazioni federate, rispettando le singole autonomie amministrative e gestionali, cura il coordinamento a livello nazionale e garantisce un apporto qualificato ad ogni iniziativa socio-politica ed umana, che impegna il volontariato italiano del sangue. Partecipa, si aggiorna ed informa sulle novità legislative, scientifiche e sanitarie, che riguardano i donatori ed il servizio trasfusionale. La finalità prioritaria è il raggiungimento dell’autosufficienza su scala nazionale promuovendo nell’opinione pubblica e presso le competenti istituzioni una più diffusa cultura della donazione volontaria del sangue: gratuita e periodica, consapevole ed anonima. Un obiettivo finale che intende perseguire favorendo anche lo sviluppo di associazioni autonome per reclutare in modo capillare sul territorio un numero sempre maggiore di donatori. Nel corso del 2015 ha raccolto circa 430.000 unità di sangue.