Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla nostra redazione da un cittadino di Bracciano.
Di seguito il testo:
“Da Wikipedia si legge, ove sia necessario ricordare, che le misure di sicurezza stradale hanno come obiettivo la riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti veicolari e lo sviluppo ed il dispiegamento di sistemi di gestione.
L’approccio è di tipo multi-disciplinare, in quanto sono coinvolte diverse tematiche tecnico-scientifiche. La premessa è necessaria per capire se le amministrazioni e gli enti preposti svolgono quanto sopra descritto e quanto le leggi prevedono.
Percorrendo la SP 493 o Braccianese Claudia, strada tristemente famosa per incidenti, è facile vedere come il concetto di sicurezza sia completamente ignorato: il manto stradale che non viene rifatto da almeno 10 anni ha non buche ma voragini, segnaletica orizzontale invisibile anche nei pressi dei piccoli centri urbani, segnaletica verticale in stato di semi abbandono. I continui lavori di scavo per le varie utenze aggravano se possibile lo status quo, e qui è da porsi un’altra domanda: ma il direttore dei lavori cosa controlla? In questi anni il traffico di camion e trasporti pesanti è stato in costante e continuo aumento e il palleggio di responsabilità tra comuni, provincia e altri fa sì che non si riesca a trovare un interlocutore.
All’ingresso del comune di Bracciano, incrocio tra la via Braccianese e la via cerveterese, è stata realizzata una rotonda che in linea teorica doveva servire a regolare un incrocio pericoloso: anche qui il progetto non interamente eseguito e non ancora concluso e collaudato è demenziale. La segnaletica illeggibile e non chiara e la doppia circolazione rende facile imboccare contro mano, sic.
Ma anche paline dell’Enel sono al margine della strada e non vengono spostate, l’illuminazione dipende dagli umori del tempo, spesso è funzionante durante il giorno ma spenta la sera… a poco meno di 100 metri è presente un grosso complesso residenziale e commerciale e la corsia di accumulo è un’altra fonte di incidenti.
Un altro esempio: l’uscita della Cassia bis, Cassia veientana, in direzione Bracciano-Anguillara prevede solo il passaggio attraverso il centro di Cesano, il che è a dir poco assurdo visto anche le dimensioni della strada.
A nulla sono valse petizioni, telefonate e incontri con alcune autorità, cosa sperare per un prossimo futuro visto anche la situazione trasporti pubblici, treno regionale e Cotral?”