All’esame della quarta e ottava commissione le linee guida per il piano industriale 2017-2019 della società regionale per lo sviluppo economico del territorio
Realizzare e potenziare l’integrazione delle attività e il rapporto con il territorio, migliorare l’efficienza nella gestione dei fondi comunitari, tornare nel medio-lungo termine a ricoprire il ruolo di intermediario finanziario, completare il processo di investimenti sulla formazione del personale e per la digitalizzazione delle procedure. Questi i quattro obiettivi strategici della società Lazio Innova contenuti nelle linee guida per il prossimo triennio, presentati alla quarta commissione Bilancio, presieduta da Simone Lupi, e all’ottava commissione Sviluppo economico, presieduta da Daniele Fichera, riunite in seduta congiunta.
Così come previsto dalla legge di riordino delle società del gruppo Sviluppo Lazio (legge 10/2013), l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Fabiani, ha illustrato oggi la proposta di deliberazione consiliare n. 73/2016, contenente appunto le linee guida del piano industriale per il triennio 2017-2019 della società regionale inhouse nata dalla fusione delle società del gruppo Sviluppo Lazio. La delibera contiene, inoltre, le linee guida per le modifiche statutarie di Lazio Innova conseguenti alla previsione del ritorno al ruolo di intermediario finanziario, già ricoperto dalla società Bil poi incorporata nel nuovo soggetto societario.
E’ intervenuto anche il direttore generale di Lazio Innova, Andrea Ciampalini, il quale ha voluto innanzi tutto ricordare i risultati raggiunti nel passato biennio durante il quale è stato attuato il piano di riordino che ha portato alla riduzione da 6 a 2 delle società regionali preposte a supportare l’imprenditoria laziale, mentre resta ancora da concludersi l’incorporazione di Bic Lazio. Ciampalini ha ricordato una serie di tagli che hanno portato a un risparmio per le casse regionali pari a sette milioni di euro l’anno.
“Come primo obiettivo strategico per il prossimo triennio – ha spiegato Ciampalini – la società intende implementare l’integrazione delle attività e il rapporto con il territorio, al fine di sviluppare una nuova capacità di gestione di servizi a supporto delle potenzialità innovative e di crescita”. Per raggiungere tale obiettivo, Lazio Innova SpA dovrà completare/consolidare il progetto Spazio Attivo, il network per i servizi ai cittadini e alle imprese, per le start-up, la formazione, l’orientamento e il lavoro. L’obiettivo è quello di sviluppare una funzione di intermediazione intelligente fra la domanda di innovazione da parte di imprese e pubblica amministrazione e la potenziale offerta di
soluzioni innovative da parte di start-up del territorio
Il secondo obiettivo strategico prevede il miglioramento dell’efficienza nella gestione delle misure agevolative, a valere su risorse sia europee che regionali e ampliare il numero dei programmi affidati. Il terzo obiettivo consiste nell’ampliare le attività (e i ricavi) della società, attraverso una nuova iscrizione a Lazio Innova all’albo degli intermediari finanziari, previsto dall’articolo 106 del Testo unico bancario, attività un tempo svolta dalla incorporata Bil. Infine, il quarto obiettivo strategico consiste nel completare il processo investimenti avviato sulla formazione del personale e nella digitalizzazione delle procedure, in attuazione della nuova missione aziendale.
Le linee guida di modifica dello Statuto di Lazio Innova sono conseguenti all’obiettivo strategico di re-iscrivere Lazio Innova all’albo degli intermediari finanziari. Si prevede: l’aggiornamento dell’oggetto sociale per lo svolgimento di tale attività e l’adeguamento anche alla normativa vigente del settore del credito; che oltre l’ottanta per cento del fatturato sia effettuato nello svolgimento di compiti affidati dalla Regione Lazio e una relazione sul governo societario.
All’esposizione del piano sono seguite le richieste di chiarimenti da parte di alcuni consiglieri e le risposte da parte dell’assessore Fabiani e dal direttore di Lazio Innova, Ciampalini. La presa di posizione che più ha stupito è quella relativa alla re-iscrizione di Lazio Innova all’albo degli intermediari finanziari, dopo che Bil ne era uscita. “Fino a pochi mesi fa le opposizioni sostenevano che l’uscita sia stata una scelta sbagliata – ha esordito Luca Malcotti (Cuoritaliani) – adesso ci troviamo di fronte a una decisa inversione di rotta, a un testa-coda. Che cosa è successo?”. Su questo punto l’assessore Fabiani ha così replicato: “Non vedo contraddizioni. In quella situazione di riorganizzazione abbiamo valutato che quella struttura non ci avrebbe favorito. Oggi le condizioni sono diverse. Una struttura diversificata che ci consente di affrontare un percorso che comunque si svilupperà nel medio-lungo periodo”. Ciampalini ha ricordato che Bil perdeva 7/800 mila euro l’anno e che era stata la Banca d’Italia a chiederne la chiusura. Oltre al consigliere Malcotti, nel corso della seduta sono intervenuti i consiglieri Valentin Corrado (M5s), Giancarlo Righini (FdI), Silvana Denicolò (M5s), Pietro Sbardella (Gruppo Misto), Pietro Di Paolantonio (Cuoritaliani).
Prossimamente saranno comunicate le date per la ripresa dei lavori e per la presentazione degli emendamenti alla proposta di deliberazione consiliare.