Sul tema AEC, interviene Rita Angelini, Presidente della Commissione Politiche Sociali e sicurezza del Territorio del Municipio Roma XIV:
“Stiamo assistendo all’ennesima vergognosa strumentalizzazione sulla questione AEC – Assistenza Educativa culturale -, ma questa volta la mistificazione della realtà è ancora più ignobile, data la delicatezza e l’importanza dell’argomento, che vede coinvolta una categoria particolarmente fragile a cui tutti dobbiamo prestare la massima attenzione. La nuova assegnazione delle ore, alla riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia, non è affatto dovuta, come si vuole fare credere, ad una volontà politica di tagliare i fondi per questo servizio. Se una riduzione dei fondi c’è stata, questa risale all’aprile 2016 quando la precedente amministrazione predisponeva un bando che ripensava il servizio AEC e che avrebbe dovuto coprire il periodo Settembre 2016- Giugno 2018. Delle due, l’una: o il bando pensato nell’aprile 2016 si basa su presupposti fondati e il PD non ha la coerenza politica né l’onestà intellettuale di riconoscerne la paternità, oppure il bando NON si basa su presupposti fondati E il PD non ha la coerenza politica né l’onestà intellettuale di riconoscerne la paternità”.
“Da quando la questione è esplosa a settembre 2016 – prosegue Angelini-, questa Amministrazione non ha fatto altro che lavorare affinché tutte le parti in causa venissero ascoltate e fosse fatta finalmente chiarezza sui ruoli e le responsabilità proprie di ciascun organo coinvolto nell’erogazione del servizio. L’unico indirizzo dato agli uffici è stato quello di operare al fine di garantire un servizio AEC d’eccellenza, avendo come metro non la disponibilità economica -MAI troverete un atto in questa direzione- bensì il miglioramento del servizio in termini di realizzazione del progetto educativo individuale di ciascun bambino. Siamo stati accusati di aver “tagliato” le ore, ma non è certo la parte politica a stabilire quante ore sono da assegnare allo studente. Per fare questo ci sono gli organi competenti: Dirigenti Scolastici, Funzione Strumentale, POSES, Ufficio Integrazione Municipale, Ente diagnosticante e sedi appropriate (GID e GLH)”.
“Stiamo costituendo – interviene la Cons. Marigliano membro della Commissione Politiche Sociali – un Osservatorio: abbiamo riunito per la prima volta intorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati ai quali abbiamo chiesto di incrociare dati e informazioni per ogni singolo caso avendo cura di rispettare e far emergere i bisogni delle famiglie, delle scuole e degli operatori, ma sopra ad ogni cosa, di salvaguardare l’inclusione del bambino nel gruppo classe, in termini di realizzazione del progetto di autonomia ed integrazione che è compito precipuo dell’AEC”.
“Sappiate che comunicati, filmati, struggimenti vari di una parte dell’opposizione rientrano in quella fiction per followers cui assistiamo regolarmente in Consiglio e nelle Commissioni. In questo modo essi cercano di risolvere non certo il complesso problema di migliorare il servizio AEC, bensì quello, a loro ben più caro, di recuperare il consenso perduto e screditare in ogni modo il lavoro dell’attuale governo del municipio”, conclude Marigliano.