Oltre 500 studenti dell’Istituto Magistrale “Giordano Bruno” di Roma hanno partecipato questa mattina all’iniziativa organizzata in occasione della Giornata nazionale contro il Bullismo.
L’incontro promosso dalla scuola ha visto la presenza del consigliere regionale Massimiliano Valeriani, primo firmatario della legge regionale sulla prevenzione e il contrasto del bullismo, il presidente del Corecom Lazio, Michele Petrucci, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Lazio, Jacopo Marzetti, e l’ex calciatore Simone Perrotta, consigliere federale dell’Associazione Italiana Calciatori.
“Oggi si sono svolti molti incontri negli istituti scolastici e nei Comuni del Lazio per accrescere la sensibilità verso una piaga della nostra società, che colpisce soprattutto i più giovani e i più deboli: recenti studi dell’Osservatorio regionale sul bullismo, infatti, hanno rilevato che nel Lazio ha raggiunto una diffusione pari al 41,5% degli alunni delle scuole elementari e medie coinvolti come vittime. Il dato più alto tra le cinque province è quello di Roma con il 45,7%. E per bullismo si intendono tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione, vessazione e sopruso, sia di natura fisica che psicologica, messe in atto nei confronti di una persona che viene percepita come più fragile e incapace di difendersi. È un vanto per il Lazio essere la prima regione italiana a dotarsi di una legge contro questo pericoloso fenomeno” dichiara il consigliere regionale Massimiliano Valeriani.
“Nei giorni scorsi è stato pubblicato il bando regionale per finanziare progetti di natura culturale o sportiva, iniziative di carattere sociale e programmi a sostegno degli adolescenti e delle loro famiglie per un uso consapevole di internet, dal momento che sono proprio i social network il mezzo più usato per diffondere video e bravate, offese e scherzi prepotenti ai danni delle vittime designate”.
I Comuni, le istituzioni scolastiche, le aziende del servizio sanitario regionale e le associazioni con certificata esperienza che operano da almeno cinque anni nel campo del disagio sociale sono i soggetti beneficiari dei fondi previsti dalla Regione, pari a circa 750mila euro nel prossimo triennio.
“Sono già molti quelli che hanno presentato domanda con l’obiettivo di tutelare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, promuovendo azioni di contrasto del fenomeno del bullismo e sostenendo una cultura del rispetto e della legalità. Le risorse economiche, i progetti e le iniziative con le scuole – conclude Valeriani – sono fondamentali per far emergere il fenomeno del bullismo: parlarne è il primo passo per riconoscerlo, prevenirlo e arrivare a contrastarlo”.