“Non ero fiducioso sull’esito dell’incontro con Acea Ato2 che lodevolmente la Regione ha promosso sostenendo apertamente i Comuni del Lago di Bracciano in preda al disastro ambientale per i livelli minimi in cui versa. E non mi sono sbagliato. ACEA continua a prelevare acqua dal nostro lago per servire l’idropotabilità di Roma e di molti Comuni della Città Metropolitana in maniera indiscriminata. Tutto il nostro sistema ambientale, ecosistemico, archeologico e socio economico legato alle attività connesse al turismo e alla pesca di cui viviamo sono al limite della compromissione. La colpa per metà naturale ovvero delle stagioni climatiche poco piovose, dell’innalzamento delle temperature e dei comportamenti antropici ma l’altra metà innaturale della calamità è per la captazione ingente delle acque che una volta erano pensate per affrontare esigenze straordinarie e imprevedibili della città di Roma ma che invece da parecchio tempo a questa parte soddisfano il quotidiano fabbisogno idropotabile della metropoli romana e dei Comuni di Acea Ato2. Credo che tutti i Comuni lacustri del comprensorio sabatino siano uniti nell’agire con la massima determinazione anche attraverso forme di protesta che decideremo insieme ai cittadini. Ma bisogna essere uniti, tutti dalla stessa parte, partendo dalla condivisione delle analisi emerse e dagli strumenti offerti dall’iniziativa #openlake realizzata sabato 11 marzo, le associazioni impegnate, gli scienziati e studiosi preparati sul tema, il progetto SMALL, la possibilità di un open data e perchè no l’impugnazione legale di una convenzione datata 1990 che è completamente stravolta rispetto ai giorni nostri. Il Parlamento e il Governo del resto con gli interventi di Emiliano Minnucci ne sono a conoscenza, la Regione si è mostrata al nostro fianco, l’Europa dovrà fare i conti con le procedure di infrazione ambientale per l’annullamento di un SIC come quello delle Pantane. L’azione conseguente non potrà che essere di dura e legittima protesta! Il Lago è in agonia e con lui le nostre intere comunità socio economiche e ambientali, e noi non possiamo stare a guardare” lo dichiara in una nota il Vice Sindaco di Trevignano Romano Luca Galloni.