Lo scorso primo aprile, nell’aula magna del liceo Ignazio Vian di Bracciano, si è tenuta la presentazione del libro Storie di “Gente di Bracciano”.
Un progetto di ampio respiro, nato come giornale, sviluppato in un libro e che si auspica possa portare ad un Museo della Memoria che permetta di raccogliere documenti e testimonianze del vissuto di Bracciano e dei suoi cittadini. Questi gli argomenti discussi durante l’incontro di sabato primo aprile, al liceo Ignazio Vian che ha ospita, nella sua aula magna, la folla di persone giunte per assistere alla presentazione del libro Storie di “Gente di Bracciano” edito dall’associazione omonima.
Tredici storie di altrettanti personaggi di Bracciano sono narrate in questo volume, curato da Francesco Mancuso.
Ne emerge uno spaccato di Bracciano, per volti versi inedito, che non mancherà di incuriosire abitanti e turisti.
L’incontro ha inizio grazie all’introduzione di Graziarosa Villani, direttore del periodico Gente di Bracciano, sul quale le storie sono state precedentemente pubblicate.
La Villani ha parlato di una scommessa vinta, di un prodotto editoriale riuscito ed ha infine invitato tutti a sostenere il progetto fornendo nuove storie, nuovo materiale, a sottolineare il fatto che il progetto è più che mai in progress.
Villani ha poi citato l’opera correlativa che fu realizzata da Angela Zucconi e che, dall’altra sponda del lago, ad Anguillara, elaborò, “Autobiografia di un paese”, una particolareggiata analisi storica e sociale della cittadina lacustre.
La Villani cede la parola a Filomena Maisano, colei che ebbe l’idea di raccogliere queste storie, la quale ha voluto ricordare la figura di Giampi, figlio di Roland Ricaurte ad un anno dalla scomparsa.
Durante il suo intervento, Francesco Mancuso ha ricordato come è nata in lui la passione per le storie e la narrazione, durante la frequentazione della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Non a caso la prefazione del volume è di Duccio Demetrio, che della Università di Anghiari è direttore scientifico.
Legandosi a questo tema, il presidente dell’Associazione, Claudio Calcaterra, ha lanciato la proposta di dare vita ad un Museo della Memoria, una sorta di centro di documentazione che raccolga materiale sul vissuto dei braccianesi di tutte le epoche.
Questo coinvolgente invito sembra essere stato raccolto dall’assessore alla Cultura di Bracciano Elena Felluca, la quale ha sottolineato il fatto che il Comune di Bracciano sta lavorando ad un progetto che va proprio in questa direzione.
Dalla platea poi sono arrivati i commenti dei personaggi: Gallerana, Gaudenzio, Gianfranco Vecchiotti, Salvatore Pierini, Anna, la famiglia Canini. Il percorso sembra esser stato tracciato e l’entusiasmo dimostrato dai partecipanti è apparso sincero e consapevole, tale da far pensare che il racconto di Bracciano e dei braccianesi non si arresterà qui.
Speriamo sinceramente di poter dare ai cittadini di Bracciano e dei comuni lacustri in generale la notizia della concretizzazione di questo ambizioso progetto.
Monia Guredda