26 Novembre, 2024
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Scade il 10 marzo il termine per presentare alle scuole le certificazioni che attestano l’avvenuta vaccinazione

“Il 10 marzo scade il termine ultimo per presentare alle scuole le certificazioni che attestano l’avvenuta vaccinazione per i dieci vaccini obbligatori previsti dalla legge. Per i genitori inadempienti, superata questa data, sono previste una serie di misure di richiamo e solo alla fine, se persiste la volontà di non vaccinare, la legge prevede l’esclusione del bambino dalla frequenza della scuola dell’infanzia. Per i genitori inadempienti dei bambini che frequentano la scuola elementare scatteranno invece le sanzioni pecuniarie”.

A parlare è  il delegato alla sanità ed edilizia sportiva, Roberto Oertel, che ha ricordato come la legge preveda che la mancata presentazione della documentazione entro il 10 marzo venga segnalata entro i successivi dieci giorni, dai dirigenti scolastici delle istituzioni del sistema nazionale di istruzione e dai responsabili dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole private non paritarie, all’azienda sanitaria locale.

“In quel caso – prosegue Oertel – i genitori sono convocati dall’azienda sanitaria locale territorialmente competente per un colloquio al fine di fornire ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e di sollecitarne l’effettuazione.

Nell’ipotesi in cui i genitori non si presentino al colloquio o se, dopo il colloquio, non facciano somministrare il vaccino al minore, la Asl contesta allora loro formalmente l’inadempimento dell’obbligo vaccinale, con l’avvertimento che se non dovessero far somministrare al minore il vaccino o iniziare/completare il ciclo, nei casi in cui l’immunizzazione di base completa preveda la somministrazione di più dosi, entro il termine fissato dall’azienda sanitaria medesima, sarà loro comminata una sanzione amministrativa pecuniaria da cento a cinquecento euro. La contestazione dell’inadempienza nei confronti di un minore dai 0 ai 6 anni che abbia iniziato a frequentare il servizio educativo dell’infanzia (nidi e materne) in attesa di vaccinazione, che però non viene successivamente effettuata per motivi non imputabili all’organizzazione del servizio vaccinale o a intervenuti problemi di salute del bambino, rappresenta invece – sempre al termine dei vari colloqui previsti con i genitori – motivo di esclusione dal servizio educativo.

 

Dieci sono le vaccinazioni obbligatorie – conclude il delegato Oertel – per i minori di età compresa tra zero e sedici anni: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. Quest’ultima in realtà è obbligatoria solo per i nati dal 2017. Le vaccinazioni che sono invece raccomandate e gratuite per i minori di età compresa tra zero e sedici anni, sono: anti-meningococcica B, anti meningococcica C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus. La ASL ROMA 4 ha messo a disposizione dei suoi assistiti e dunque anche dei cittadini del nostro territorio un portale, con cui ottenere facilmente e velocemente tutta la documentazione attestante le vaccinazioni dei propri figli: https://certificativaccinali.aslroma4.it.                                                                                            

 

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