“Come avevamo preannunciato, è stato effettuato un nuovo sgombero alle case popolari di largo Livatino a Ladispoli”.
Con queste parole l’assessore alle politiche sociali Lucia Cordeschi ha annunciato che, insieme al presidente della commissione consiliare alla sanità, Marco Fiorenza, proseguono i controlli di quegli appartamenti dell’Ater in largo Livatino, via Sorrento e viale America che risultano occupati abusivamente.
“In pochi mesi – prosegue l’assessore Cordeschi – è emerso uno scenario inquietante, sarebbero oltre il 30% gli inquilini che hanno preso illegittimamente possesso delle case popolari, adoperandole come seconde case o sub affittandole a costi elevati. Tutte queste persone saranno denunciate dall’Ater all’autorità giudiziaria. Invitiamo per l’ultima volta gli occupanti abusivi a consegnare le chiavi all’assessorato alle politiche sociali per evitare di incorrere nel procedimento penale. Ribadiamo che è intenzione dell’amministrazione comunale controllare sia la documentazione che l’effettiva presenza dei legittimi assegnatari negli appartamenti di proprietà dell’Ater. Il comune deve sapere esattamente chi abita negli alloggi dei tre complessi, sono momenti particolari, non possiamo permetterci di non conoscere il nome di chi abita nella nostra città per comunicarlo tempestivamente alle forze dell’ordine. Naturalmente tutti gli inquilini che abitano legittimamente nelle case popolari di Ladispoli non avranno nulla da temere da questi controlli”.
In questi giorni l’iniziativa dell’amministrazione ha suscitato anche reazioni scomposte. Con tanto di telefonate anonime dai toni intimidatori.
“Sia chiaro – spiega il consigliere comunale Marco Fiorenza – che non saranno le minacce e le intimidazioni anonime arrivate in questi giorni al sottoscritto a bloccare l’opera di ripristino della legalità alle case popolari di Ladispoli avviata dall’amministrazione comunale del sindaco Grando. Alle loro minacce risponderemo con l’intensificazione dei controlli e degli sgomberi di chi ha preso possesso illegittimamente di una casa altrui”.
“Davanti a questo lavoro che l’amministrazione sta svolgendo dopo anni di abbandono – conclude l’assessore Cordeschi – ora siano i cittadini a giudicare chi è fuori controllo e chi fa come gli pare. Le parole, specie quelle sui social, le porta via il vento”.