23 Novembre, 2024
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Anguillara, presentazione del libro “Rivoluzione Ecosocialista” di Sergio Gentili

PRESENTAZIONE DE LIBRO:

RIVOLUZIONE ECOSOCIALISTA

ANGUILLARA SABAZIA, SABATO 12 MAGGIO 2018 ORE 10.00

PRESSO la sede de Partito Democratico di Anguillara Sabazia

Via Toscanini, 1

 

INTRODUCONO: Giovanni Furgiuele – Presidente Associazione Culturale L’Agone Nuovo

Benedetta Onori – Segretario Circolo PD di Anguillara Sabazia

MODERA: Salvatore Scaglione – Consigliere Associazione Culturale L’Agone Nuovo

 

INTERVENTI RICHIESTI:

SERGIO GENTILI – AUTORE DEL LIBRO

ON. EMILIANO MINNUCCI – CONSIGLIERE REGIONALE LAZIO

ON. CARLA CANTONE – DEPUTATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

 

DIBATTITO

Invitati:

Associazioni, Amministratori, Cittadini e Organizzazioni Sindacali

Prodotto: Editori Riuniti – Roma

Gruppo Editoriale Italiano S.r.L.

“ Rivoluzione Ecosocialista” offre analisi e riflessioni utili per trovare vie e soluzioni concrete e possibili per superare la crisi d’epoca in cui le oligarchie neoliberiste hanno gettato l’Occidente e l’umanità intera. Muoversi nella prospettiva immediata di una rivoluzione ecosocialista serve per rimuovere la svalutazione del lavoro, il degrado ecologico, le profonde disuguaglianze, la crisi delle democrazie, la povertà mondiale, le guerre e i flussi migratori. Queste sono le grandi sfide su cui interviene anche l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. La crisi d’epoca è aggravata dall’arretramento dei valori di solidarietà, di uguaglianza, di pacifica coesistenza e dall’avanzare delle forze dell’egoismo sociale, del razzismo neonazionalista e delle guerre. Il neoliberismo ha arrestato l’avanzamento delle forze del lavoro, della scienza, dei ceti medi, di tutti i giovani e delle donne, nonostante questi abbiano acquisito, anche grazie alla rivoluzione tecnicoscientifica, un grande ruolo nel tessuto economico, culturale e civile e che ora chiedono la rimozione di ogni disuguaglianza che degrada la loro dignità e compromette il loro futuro. In molti s’interrogano sulla necessità di fuori uscire dal sistema consumistico finanziario capitalistico per promuovere la costruzione di nuove società libere dallo sfruttamento delle donne, degli uomini e della natura.

L’umanità e l’Occidente si trovano nel mezzo di una transizione di sistema che impone di scegliere tra due vie alternative:

a) quella di destra delle oligarchie, che difendono con più aggressività gli interessi economici dei grandi monopoli industriali e finanziari, internazionali e nazionali, promuovono politiche neoprotezionistiche e razzistiche, di sottomissione del lavoro, di aggressione ai diritti civili, all’ambiente, ai beni comuni e alla cultura;

b) quella progressista, che pone la dignità delle persone, delle donne, del lavoro e della tutela della natura come questioni immediate e baricentro di nuove società solidali, egualitarie e pacifiche.

La rivoluzione ecosocalista è mossa da valori di civiltà, da una coscienza storico-ecologista, è animata dalle forze popolari e del lavoro.

La rivoluzione nella transizione è figlia della nostra epoca: poggia saldamente sulla simbiosi tra lavoro e ambiente e sul valore della democrazia e della pace; procede lungo il consolidamento di emergenti forme economiche non capitalistiche; non è un momento risolutore ma un processo politico dalle differenti fasi, definite in base ai rapporti di forza sociali e politici; è ancorata a concreti bisogni sociali ed ecologici, ai loro conflitti, all’evolvere degli equilibri internazionali; vive nel confronto ideale e programmatico che dà senso, voce e anima alla politica.

In questo processo di cambiamento democratico, il ruolo dello Stato democratico è di primaria importanza perché ha in sé le potenzialità e la forza per mobilitare risorse umane, culturali e finanziarie indispensabili per affermare lo sviluppo sostenibile. Lo Stato responsabile rappresenta lo strumento primo per far valere gli interessi popolari contro le oligarchie, per realizzare la dignità e l’uguaglianza delle persone attraverso la massima estensione della partecipazione consapevole: è l’unico strumento per garantire le libertà, per avere istituzioni europee fondate sul lavoro, sulla tutela dei beni comuni e sulla pace.

La rivoluzione ecosocialista richiede ad ognuna/o una scelta etica e ideale alta e alle organizzazioni politiche e sociali del lavoro e a quelle ambientaliste di fondersi e di non essere più subalterne ai dogmi liberisti; richiede classi dirigenti dotate di una coscienza sociale ecologista e di una nuova concezione della politica quale servizio verso il bene comune che unisca principi e scelte quotidiane; si sviluppa e si consolida nella costruzione di nuovi strumenti di partecipazione. Siamo in piena crisi d’epoca, quindi, è il tempo della fiducia e del cambiamento ecosocialista.”

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