Cinzia Orlandi
Ricorrerebbe il 20 gennaio ma, anche se i giovani lo ignorano e agli anziani sembra strano, a Bracciano la prima settimana di maggio si festeggia il santo patrono, San Sebastiano; una giovane guardia romana santificata per aver protetto i seguaci di Gesù. Il Santo è poi divenuto patrono di Bracciano perché protesse il borgo dalla peste, tanto che sue rappresentazioni ricorrono in diversi luoghi sacri della città. Così domenica 5 maggio, dopo la solenne messa in Duomo, alle 10.00, la statua del santo sarà portata in processione fino alla chiesa a lui dedicata; una cappella del vecchio ospedale, che custodisce un pregevole affresco di Antoniazzo Romano. A far da cornice ai festeggiamenti del patrono anche la mostra allestita in Duomo, dal titolo “San Sebastiano ed il Santissimo Salvatore visti dai bambini”. Con un tocco di colore e di fantasia, gli alunni delle classi IIIA, IIID e VC, della scuola primaria Tommaso Tittoni, hanno riprodotto due delle opere più significative del patrimonio artistico e culturale di Bracciano: la pala di Giacinto Gimignani, del 1669, dedicata a San Sebastiano ed il Doppio Trittico del Santissimo Salvatore del 1315, dei fratelli Gregorio e Donato d’Arezzo, entrambe custodite nel Duomo Santo Stefano Protomartire. I disegni, spontanei e semplici, coronano un progetto didattico, realizzato con l’associazione Forum Clodii. Le piccole opere saranno esposte fino a domenica 12 maggio, in concomitanza con l’apertura del museo stesso e con i festeggiamenti del patrono, organizzati dalla Parrocchia Santo Stefano Protomartire. Risalgono alla metà del Seicento i festeggiamenti di maggio in onore di San Sebastiano, quando grandi fiere, corse di cavalli, spettacoli teatrali, dame in abiti sontuosi animavano il borgo per una settimana. Così, forse come reminiscenza di un’antica tradizione, il prossimo mercoledì 1 maggio ci sarà la fiera merci, nelle strade del centro cittadino.