24 Dicembre, 2024
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Com. stampa Montebello: Secca replica alle inesatte e fuorvianti esternazioni del Sindaco sul Commissario regionale ad acta a Montebello

                                                                                                                                                  Bracciano, 10  Giugno 2019

 

 

COMITATO DI QUARTIERE

    “Villaggio Montebello”

 

 

Al SINDACO COMUNE DI BRACCIANO

 Dr. Armando Tondinelli

 

ASSESSORE ALL’URBANISTICA

  Avv. Alessandro D’Achille

 

 SEGRETARIA COMUNALE

 Dr.ssa Pamela Teresa

 

CAPO AREA URBANISTICA

Arch. Lidia Becchetti

                                                                                                                                 

                                                                                 

Oggetto: Secca replica alle inesatte e fuorvianti esternazioni del Sindaco sul Commissario regionale ad acta a Montebello

 Signor Sindaco, ferma restando la stima per lei, il nostro Comitato deve seccamente smentire le sue esternazioni sul Commissario regionale ad acta a Montebello, ove il ristorante è ritenuto abusivo dalla sua area Urbanistica e dai  suoi Vigili (vedi loro ordinanze 2009 e 2015). Ella dice: il Comune finora non ha attuato l’obbligatorio ripristino dei luoghi, poiché “pendono ricorsi al Consiglio di Stato”. No, signor Sindaco, le cose non stanno affatto così. Chi le suggerisce una tal linea non vuole il suo bene, le fa dire cose inesatte e fuorvianti, dovrebbe licenziarlo.

 

Chiariamo. Il putipù comincia nel 2001, quando la Srl ex-lottizzatrice, alias Totò con la Fontana di Trevi, “vende” alla sua “cerchia” le particelle “pubbliche”. Comprese le strade (signorsì, le strade!) e le aeree verdi dove appunto sorge il ristorante. Il Comune, benché informato, non soltanto non promuove (come dovrebbe) la nullità ex tunc del “commercio”, ma anzi, su alcune particelle, concede licenze per costruirvi il ristorante, fuori dagli indici edificabili, già esauriti. Il Comune si “risveglia” nel 2010, quando un nuovo Assessore ricorre al Tar-Lazio, che, con sentenza costitutiva gennaio 2014, restituisce al Comune il suo, con quel che vi sorge sopra e sotto; è del luglio successivo la registrazione ufficiale all’Agenzia delle Entrate. Amen. E’ vero che la Controparte ricorse al Consiglio di Stato, ma rinunciando alla sospensiva. Ed oggi, dopo più di 5 anni senza udienze, s’attende, come d’uso, l’archiviazione.

 

Questa, signor Sindaco, è l’unica causa (ripetiamo: l’unica causa) in agenda al Consiglio di Stato su Montebello. Stop. Essa riguarda, comunque, la proprietà delle aree pubbliche su cui sorge il ristorante, ma non ha nulla da spartire (ripetiamo: non ha nulla da spartire) con gli abusivismi edilizi dello stesso ristorante, mai repressi dal Comune (e che hanno provocato la nomina del Commissario). Il ristorante, infatti, oltre a sorgere su suolo pubblico e fuori indici edificabili, ha due ulteriori anomalie: a) – gazebi e piscina privi di licenza (ordinanze 2009); b) – una dimensione spropositata dell’edificio rispetto alla pur discutibile concessione (ordinanze 2015).

 

Secondo i nostri Legali e Tecnici, il Commissario dovrà in primis accertare se la parte abusiva dell’edificio è demolibile. Dall’ordinanza 2015 si ricava che ciò sarebbe impossibile, senza comprometterne la stabilità. Da qui il passo successivo: con delibera di Consiglio comunale,

 

acquisire al patrimonio pubblico la parte abusiva, con un sedime dieci volte superiore, ossia qualcosa in più dell’intero immobile. Et de hoc satis.

 

Avvertenza. Se il Comune restasse inerte, il Costruttore abusivo, che comunque ha uno straccio di licenza, potrebbe chiedere domani un risarcimento milionario, da addossarsi al solito Pantalòn. V’è qualche Kamikaze disponibile a un tal “favoritismo suicida”? Con una Corte dei Conti sul chivalà?

 

Messo con le spalle al muro, ella, signor Sindaco, cerca di buttarla in caciara, dichiarandosi “vittima” di fanta-complotti politico-regionali. Che cantonata! Non se ne accorge? Il Commissario colpisce in ugual misura: a) – la sua Sindacatura di centro-destra, in sella da tre anni; b) –  il suo Predecessore di centro-Sinistra, in sella per sei anni, dal 2009 (prima ordinanza) fin alle sue dimissioni, il 30 novembre 2015. V’è di più. Il Commissario a Montebello è un unicum di sintonia tra Maggioranza e Opposizione regionale: egli fu proposto da un’interrogazione di Porrello e Cacciatore (5S), leaders dell’opposizione; ed è firmato da Zingaretti e Valeriani (Pd), leaders della Maggioranza. V’è un accordo pressoché unanime, mai visto prima. Altro che fanta-complotto! Ed è perciò che i Consiglieri 5S sono stati i primi a sapere della nomina, comunicandola alla stampa.

 

Ultima nota. Per la parte politica in cui ella milita (Fd’I), noi la ritenevamo, signor Sindaco, un uomo con un acuto senso dello Stato e delle Istituzioni. Ma quando ella dice che non pagherà, come vuole la Legge, il Commissario, compie un gesto anarco-rivoluzionario di stampo comunista, degno dei Cafiero e dei Malatesta, spostandosi più a sinistra di Niki Vendola e Marco Rizzo.

 

Distinti saluti.

 

 

Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello

(Dr. Amedeo Lanucara)

 

 

 

Gen. Feliciano Mancini, vice-presidente

 

Amm. Luigi D’Elia, past president

 

Dr. Alberto Perra, past president

 

Sign. Massimo Toffolo, past president

 

Sign. Enrico Ricciatti, segretario

 

Sign. Giorgio Pastori, tesoriere

 

Sign.ra Francesca Giansanti, componente Direttivo

 

Sign.ra Giancarla Bonalumi, componente Direttivo

 

Sign. Claudio Caprioli, componente Direttivo

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