(Roma, 4 luglio) Una privilegiata finestra sullo straordinario mondo del patrimonio immateriale italiano. È la sfida lanciata dall’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italiacon il profondo restyling dello storico trimestrale “Arcobaleno d’Italia”, illustrato oggi nella sala Spadolini del Mibac, che assurge a “Rivista del patrimonio immateriale”; all’incontro ha preso parte, fra gli altri, il capo di Gabinetto del Mibac, Tiziana Coccoluto.
In distribuzione da qualche giorno, il numero 2/2019 della rivista sfoggia la rinnovata realizzazione editoriale, curata da Sprea Editori, che ha interessato grafica e contenuti di tutte e 68 le pagine.
“Il periodico accompagna per mano il lettore alla scoperta delle tradizioni millenarie, delle manifestazioni più suggestive e dei luoghi più belli e spesso sconosciuti della nostra Italia” ha affermato il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina presentando “Arcobaleno d’Italia”.
Un viaggio scandito, fuori dagli itinerari comuni, dai temi che indicano il patrimonio immateriale secondo l’Unesco: riti e feste, artigianato, arti e spettacoli, dialetti e sapori della tradizione; argomenti divenuti le rubriche del magazine e sviluppati da una redazione diffusa sempre a caccia delle peculiarità dei singoli territori.
“Sono 600mila i soci Pro Loco che si spendono quotidianamente per la valorizzazione dei propri territori, organizzando, con dati certificati Siae, circa 30mila eventi l’anno. È questa la misura dell’impegno profuso dalle Pro Loco a vantaggio dei rispettivi territori” ha evidenziato Maurizio Signorelli, responsabile comunicazione dell’Unpli.
“Puntiamo ad emozionare e accompagnare per mano il lettore, valorizzando i territori di appartenenza e il lavoro svolto dalle oltre seimila Pro Loco sparse in tutta Italia” ha sottolineato il direttore responsabile di “Arcobaleno d’Italia”, la giornalista professionista Patrizia Forlani.
Il numero 2/2019, il primo con la nuova veste, è disponibile anche nel sito Unpli.info; fra gli argomenti trattati “La processione dei Gigli di Nola” rientrante nella “Rete delle grandi macchine a spalla” riconosciute patrimonio dell’Unesco; si tratta solo di un assaggio per un numero che si sofferma su altri eventi e argomenti che conducono il lettore alla scoperte di rievocazioni e tradizioni, come lo speciale sull’”Infiorata storica di Roma” e “L’Infiorata delle Pro Loco d’Italia”, il reportage su “La cripta del peccato” o lo “Sposalizio del mare di Cervia”, un rituale antico che si ripete da oltre 5 secoli.
La presentazione è stata arricchita dagli interventi di alcuni dei componenti della redazione di “Arcobaleno d’Italia, la rivista del patrimonio immateriale”: Oriana Bosco, Francesco Brescia e Giulia Nappi; a seguire si è tenuta la tavola rotonda alla quale sono intervenuti Claudio Bocci, direttore Federculture, Leandro Ventura, direttore Icdea, Pino Schirripa, direttore Scuola di specializzazione in beni Dea dell’Università La Sapienza, Francesco Ferrari, vice pres. Associazione Europea vie Francigene, ed esponenti della Rete italiana ong accreditate Unesco.