Riceviamo e Pubblichiamo
“VITERBO OLTRE IL MURO”: LETTERA AL SENATO
“Si puo’ sempre dire un si’ o un no”
(Hannah Arendt)
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
nelle prossime ore delibererete in merito al cosiddetto “decreto sicurezza della razza bis” che sabota e perseguita i soccorritori volontari che salvano vite umane innocenti ed inermi nel mar Mediterraneo.
L’effetto reale di quel decreto e’ di far morire le persone che potevano essere salvate ed invece cosi’ saranno abbandonate alla morte per annegamento in mancanza di soccorsi.
E’ mostruoso che il governo del nostro paese pratichi ed imponga l’omissione di soccorso.
E’ mostruoso che il governo del nostro paese rifiuti ed impedisca di soccorrere i naufraghi.
E’ mostruoso che il governo del nostro paese abbandoni alla morte e agli aguzzini i sopravvissuti dei lager libici.
E’ mostruoso che il governo del nostro paese neghi asilo a chi e’ in fuga da fame e guerre, da dittature ed orrori, e lo lasci morire in mare tra sofferenze e tormenti indicibili.
E’ mostruoso che il governo del nostro paese dimentichi che la civilta’ umana comincia proprio con questo gesto: salvare le vite, soccorrere chi e’ in pericolo, accogliere e proteggere l’ospite.
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Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
vi chiediamo di respingere quel decreto.
Vi chiediamo di salvare le vite umane innocenti che quel decreto farebbe morire.
Vi chiediamo di ricordarvi della vostra umanità,, come scrissero memorabilmente Albert Einstein e Bertrand Russell.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e’ il primo dovere.
Gentilissime senatrici e gentilissimi senatori,
ascoltate la voce della vostra coscienza, ascoltate la voce dell’umanità.
Augurandovi ogni bene,
“Viterbo oltre il muro”, gruppo di formazione e informazione nonviolenta
Viterbo, 29 luglio 2019
Mittente: “Viterbo oltre il muro”, gruppo di formazione e informazione nonviolenta, recapito postale: c/o “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo.
Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta “Viterbo oltre il muro” ha realizzato dal 2009 e il 2011 una intensa attivita’ formativa, con una prolungata serie di incontri a cadenza settimanale presso il centro sociale autogestito “Valle Faul”. Alla sua esperienza ha preso parte fino al termine della sua vita l’indimenticabile Alfio Pannega, figura esemplare della Viterbo popolare e antifascista. Alcuni degli animatori del gruppo di formazione e informazione nonviolenta “Viterbo oltre il muro” hanno realizzato nel 2010 una rilevante ricerca sulla situazione attuale della nonviolenza in Italia, con centinaia di interviste ai principali studiosi ed attivisti della nonviolenza nel nostro paese. Il gruppo ha sostenuto altre associazioni impegnate in iniziative di difesa dei diritti umani, per la pace, per la difesa della biosfera, sia partecipando ad incontri formativi, di studio e di riflessione, sia contribuendo a mobilitazioni civiche caratterizzate dalla scelta nitida e intransigente della democrazia, della solidarieta’, della responsabilita’ e della nonviolenza.