ROMA: NANNI (IIC), SUI RIFIUTI LA RAGGI FA COME IL BUE CON L’ASINO
“Una città sporca all’inverosimile, rifiuti sulle strade, marciapiedi
impercorribili, discariche a cielo aperto e la Sindaca prova a scaricare
il problema sui cittadini della Città Metropolitana”. Così in una nota
Dario Nanni coordinatore di Italia in Comune per Roma e provincia.
“Viene ea chiedersi se la sindaca è così convinta che sia questo il
problema perché ha aspettato tre anni, essendo anche Sindaca della Città
Metropolitana, per affrontare la questione”, osserva Nanni.
“La verità è che la questione è ben più complessa ed è innanzitutto
legata all’incapacità di questa amministrazione di predisporre un piano
che chiuda il ciclo dei rifiuti. Va inoltre ricordato che i 5 Stelle,che
quando erano all’opposizione attaccavano chi governava la città
chiedendo di aumentare la raccolta differenziata, ora che sono loro a
governare nel 2019 non hanno aumentato di una virgola la raccolta
differenziata”, prosegue il dirigente di Italia in Comune.
“Da mesi continuo a sostenere che a Roma vivono migliaia di invisibili,
persone che vivono in luoghi di fortuna o nella migliore delle ipotesi
in garage, soffitte e sottoscala, trasformati abusivamente in
appartamenti. Non risultano da nessuna parte, perché quegli immobili non
sono censiti, e quindi non solo non pagano la tassa sui rifiuti ma
gettano per strada gli stessi. A questo va sommato, la presenza di
migliaia di discariche a cielo aperto, soprattutto nelle periferie, che
oltre al danno ambientale sono un costo per i cittadini romani, visto
che poi quei rifiuti vengono rimossi dagli operatori dell’Ama. Se non si
effettuano controlli su queste criticità non ha senso tutto il resto, ma
dopo tre anni che lo ripeto, i risultati sono praticamente nulli”,
attacca Nanni.
“Colgo l’occasione per ricordare alla Raggi che chiuse la sua campagna
elettorale nel 2016 di fronte all’impianto di Rocca Cencia, che i 5
Stelle avevano promesso ai cittadini che quel sito sarebbe stato chiuso.
Per notizia quell’impianto non solo è ancora lì, ma lavora molto più di
prima. Ma ancora più assurdo – conclude Nanni – che la Raggi dopo aver
portato i rifiuti di Roma in tutto il Lazio, in Abruzzo, in Friuli, in
Puglia, in Austria, in Grecia, ed in molti altri posti, oggi accusi
altri di pendolarismo di rifiuti. Questa vicenda ricorda molto il bue
con l’asino”.
Lo comunica in una nota l’ufficio stampa di Italia in Comune.