EMILIA ROMAGNA
Il voto delle donne
Come accennato, il voto femminile si è maggiormente orientato verso il Partito democratico con il 37,3% dei voti su una media del 34,7%. Il 30,6% delle cittadine emiliano-romagnole ha scelto la Lega, contro il 32% della media regionale. L’astensione delle donne è al 43,1%, più alta della media (34,2%).
Il voto dei giovani
I giovani tra i 18 e i 34 anni hanno votato di più per il centrosinistra con il 32,6% contro il 26,1% che ha scelto la Lega. Tra i Millennials e la Generazione Z l’astensione è al 41,4%.
I ceti popolari
Anche in Emilia Romagna i ceti popolari hanno scelto ampiamente il partito di Salvini con il 39,2% contro una media del 32% e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni con il 20,8% contro una media dell’8,6%. L’astensione si attesta al 48%.
La middle class
I ceti medi si sono divisi in due in maniera piuttosto equa, con una leggera preferenza verso il Pd. Il 35,8% ha votato per il democratici e il 31,6% della Lega. L’astensione diminuisce al 36,9%.
Grandi città e centri minori
Le città capoluogo hanno votato maggiormente per il Pd con il 36,3% mentre i centri più piccoli hanno preferito la Lega con il 35,3%. L’astensione è maggiore nei centri minori (39,5%) rispetto alle città più grandi (24,1%).
CALABRIA
Il voto delle donne
Molto alta l’astensione tra le donne calabresi che si attesta al 66,1% contro una media regionale del 57,5%. Il voto femminile in Calabria propende più per il centrodestra.
Il voto dei giovani
I giovani in Calabria disertano le urne, con un’astensione del 60,8%. Chi ha votato ha scelto però le liste civiche con il 41,6% contro il 36,2% della media.
I ceti popolari
Il voto popolare ha premiato Forza Italia, la Lega ha convinto meno ed è stata votata solo dal 6,7% contro una media del 12.3%. Astensione al 51,9%, più bassa della media.
La middle class
Anche i ceti medi hanno scelto il centrodestra, ma non hanno disdegnato l’offerta democratica. Il 16,5% ha votato infatti per il Pd contro una media del 15,2%. Astensione più alta della media al 63,6%.
Le grandi città e centri minori
Il ceto urbano si è mostrato più vicino al Partito democratico, il mondo rurale invece ha preferito Lega e Forza Italia.