La fase2 è stata tanto attesa, molti pensavano ad una riapertura quasi totale; ma così non era stato preannunciato da nessuno, e così non poteva essere. Quindi, molta delusione.
Ciononostante, la reazione dei cittadini è stata composta e consapevole. Già nella fase precedente, quella della chiusura totale, ci siamo abituati a vedere file di persone in attesa di entrare nei supermercati, tutti con mascherine e guanti, incolonnati e distanziati, rassegnati a lunghe attese, ordinati. Certo, ci sono stati episodi – abbastanza rari – di intemperanze; qualcuno si ostinava a non indossare la mascherina ostentando sicurezza, quasi in senso di sfida non si sa contro chi.
Volendo guardare il vaso mezzo pieno, possiamo dire di aver scoperto che possiamo anche fare a meno di una vita caotica e frenetica, abbiamo ritrovato il piacere di stare in famiglia, di liberarci per qualche volta della schiavitù della macchina. E il traffico, nelle nostre città, è praticamente scomparso.
Ora affrontiamo questa fase 2 con un senso di liberazione, un po’ represso per le restrizioni che rimangono, ma guardando a tempi sicuramente migliori. Guai ad abbassare la guarda, però, e ritenere che tutto sia passato. E in effetti, le nostre città si sono un po’ rianimate, specialmente il traffico è ripreso, ma le strade e le piazze, abituali luoghi di ritrovo e socializzazione, sono ancora semideserte.
Vi mostriamo alcune immagini di Anguillara, Manziana, Canale Monterano e Oriolo.
ANGUILLARA: qualcuno fa il bagno, altri vanno in canoa; qualche violazione, ma i carabinieri, con gentilezza, vigilano
TREVIGNANO: il lungolago quasi deserto; si vedono prevalentemente giovani e bambini accompagnati da genitori e nonni
BRACCIANO: poche persone in giro, i commercianti fanno quello che possono
MANZIANA
CANALE MONTERANO
ORIOLO