24 Dicembre, 2024
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Coronavirus, l’Oms avverte: l’allarme pandemia durerà a lungo

Il numero uno dell’Oms: «Per combatterlo serve la pace, cessate il fuoco globale»

«Bisogna fare ancora un lungo cammino fino alla cosiddetta “nuova normalità”». Lo ha detto Mike Ryan, a capo del programma di emergenze sanitarie dell’Oms, nel briefing sul coronavirus, rispondendo ad una domanda su quando verrà revocata l’allerta pandemia. «L’Oms non abbasserà il livello di allarme fino a quando non disporremo di un significativo controllo del virus, di solidi sistemi di sorveglianza e di sistemi sanitari più forti», ha aggiunto.

Il numero uno dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha riferito che «oggi l’Oms ha pubblicato le statistiche annuali sullo stato di salute del mondo. La buona notizia è che le persone vivono vite più lunghe e più sane. La cattiva notizia è che il tasso di progresso è troppo lento per raggiungere gli obiettivi Onu di sviluppo sostenibile e sarà ulteriormente indebolito dal Covid-19».

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Quindi ha aggiunto: «La pandemia evidenzia l’urgente necessità che tutti i Paesi investano in sistemi sanitari forti e nell’assistenza sanitaria di base, come migliore difesa contro focolai come il Covid-19 e contro le molte altre minacce per la salute che le persone in tutto il mondo affrontano ogni giorno».

Il tema del rafforzamento dei sistemi sanitari, insieme con l’emergenza coronavirus, sarà al centro della 73esima sessione della World Health Organization’s World Health Assembly, in programma nel quartier generale di Ginevra dal 17 al 21 maggio, ha riferito il capo dell’Oms.

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«Per combatterlo serve la pace, cessate il fuoco globale»
«In tempi di pandemia di Covid-19, esorto tutte le parti interessate a mettere da parte la politica e dare la priorità alla pace, a un cessate il fuoco globale e a porre fine a questa emergenza insieme. Ogni giorno che passa senza un cessate il fuoco, sempre più persone muoiono inutilmente – chiede il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus aggiungendo: «I civili e gli operatori sanitari non dovrebbero mai essere un bersaglio e fare della salute un’arma non porta da nessuna parte. Abbiamo bisogno di salute e pace.

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Abbiamo bisogno di pace per la salute e di salute per la pace. Ne abbiamo bisogno adesso. Mentre il mondo celebrava gli  infermieri, ieri, sono rimasto scioccato e sconvolto nel sentire dell’attacco a un ospedale di Medici senza frontiere in Afghanistan, che ha portato alla morte di infermieri, madri e bambini». A questo tragico evento il dg Oms ha voluto dedicare un minuto di silenzio nel corso del punto stampa.

(La Stampa)

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