19 Luglio, 2024
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Azzolina: ‘Oltre 1 miliardo per ripartire a settembre’. Nodo concorsi

Il Ministero accompagnerà il processo per la sicurezza. ‘Meno burocrazia’ per l’edilizia scolastica. Sindacati pronti allo sciopero

E’ in programma alle 19 a Palazzo Chigi, a quanto si apprende, una riunione sul decreto scuola, viste le tensioni nella maggioranza sul tema dei concorsi. Alla riunione dovrebbero partecipare con il premier Giuseppe Conte e la ministra Lucia Azzolina, con i capigruppo di maggioranza.

“Ci aspettiamo dalle altre forze di maggioranza non le provocazioni alle quali stiamo assistendo, ma la reale volontà di confronto e la voglia di trovare soluzioni” lo fanno sapere fonti del Movimento 5 Stelle in vista della riunione di questa sera a Palazzo Chigi sul decreto scuola. “Abbiamo già messo sul tavolo – aggiungono – una proposta di mediazione che garantisce diritti dei docenti e rispetto della Costituzione”.

  “Il governo accompagnerà il ritorno a scuola in sicurezza e considerate le condizioni determinate dall’ evoluzione epidemiologica“.

Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in audizione alla Camera. Il premier Giuseppe Conte enll’informativa di oggi sul Covid-19 alle Camere ha specificato che “La gestione del rientro a scuola a settembre comporterà ingenti costi di organizzazione e le scorse settimane ci hanno mostrato l’importanza di aumentare la digitalizzazione dei nostri istituti e della nostra didattica: proprio a questo fine stanziamo 1 miliardo e 450 milioni di euro in due anni a beneficio della scuola“.

“Voglio rassicurare i dirigenti scolastici preoccupati per le responsabilità: stiamo lavorando per fare sì che non ricada tutto su loro spalle, ci saranno regole chiare e flessibili” ha detto in audizione in Commissione Cultura alla Camera la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “La chiusura scuola è stata operata in stretto collegamento con le autorità sanitarie. Il Dottor Miozzo proprio ieri ha ricordato quale sarebbe stato il rischio se avessimo tenute aperte le scuole. La riapertura avverrà in modo graduale. Stiamo predisponendo tutte le fasi per la riapertura” a settembre e lavorando ad un protocollo per la sicurezza che sarà chiuso a breve. Siamo consapevoli dell’importanza della scuola nel contesto sociale: il governo ha messo a punto piano per i centri estivi che sosteniamo in pieno”.

“Stiamo lavorando affinchè le procedure si svolgano in condizioni di sicurezza per i partecipanti e il personale.

Stiamo valutando possibili alternative qualora lo scenario epidemiologico dovesse cambiare improvvisamente: una proposta, credo, di buonsenso. il mio obiettivo è assumere i precari, la pandemia ha cambiato la vita di ciascuno di noi la scuola saprà essere comunità”. Lo ha detto la ministra riguardo al concorso straordinario.

“La decisione di chiudere le scuole è stata sofferta e ha rappresentato certamente una ferita. Ma questo sacrificio ha contribuito a salvare migliaia di vite. Il Governo ha profuso davvero ogni impegno per far sì che il diritto all’Istruzione, costituzionalmente garantito, fosse in ogni caso assicurato a tutti gli studenti. La didattica a distanza ha rappresentato uno strumento utile, anche e per dimostrare la vicinanza ai nostri studenti e alle loro famiglie. Si è trattato di una scelta obbligata. Non avevamo alternative per stare accanto ai nostri studenti e delle nostre studentesse”. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in audizione alla Camera. “Gli insegnanti hanno davvero dato il massimo. Le famiglie hanno fatto la loro parte. Gli studenti hanno dimostrato grande spirito di adattamento. No, la didattica a distanza non è stata perfetta. Ma ha davvero consentito di non disperdere del tutto le relazioni umane, ci ha tenuti in contatto con gli alunni e con le loro famiglie. E viceversa. È stata una didattica della vicinanza”, ha aggiunto.

La scelta di effettuare l’esame di Stato in presenza, sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie e con opportuni protocolli di sicurezza a tutela della salute di studenti e personale coinvolto,

è stata compiuta con il chiaro intento di salvaguardare l’aspetto psicologico ed emotivo dell’esame stesso, perché ogni studente potesse in un certo senso concludere il suo percorso nella scuola superiore, non soltanto come mero risultato di un apprendimento consolidato ai fini dell’acquisizione di un titolo, ma piuttosto come un necessario passaggio evolutivo nel suo cammino verso la vita adulta, nella difficile situazione emergenziale vissuta”, ha proseguito Lucia Azzolina.

“Il Governo – ricorda la ministra – ha stanziato più di 1 miliardo e mezzo per la scuola, così ripartiti: 1 miliardo per il Fondo per gestione rientro a scuola a settembre (400 mln nel 2020, 600 nel 2021); 331 milioni per device, connettività, sicurezza, misure di protezione, assistenza medica, adattamento spazi in vista del rientro; 39 milioni per consentire esame di maturità in presenza, in sicurezza, comprando tutti i dispositivi di protezione necessari e assicurando l’igienizzazione costante degli ambienti; 120 milioni per le istituzioni scolastiche non statali, per la fascia d’età da 0 a 16 anni per coprire le mancate rette (105 milioni) e aumentare il fondo regionale (15 milioni). 30 milioni per gli Enti locali per interventi di edilizia scolastica cosiddetta “leggera”.  Lucia Azzolina ha chiarito che sono state previste anche misure di semplificazione in tema di edilizia scolastica.

“La maggior parte delle commissioni ha sostanzialmente concluso le operazioni di valutazione delle prove scritte per i Dsga (direttore servizi generali amministrativi) e sta procedendo allo scioglimento dell’anonimato.

In alcune regioni, è già stata fissata la data di inizio delle prove orali, ha annunciato la ministra Azzolina. Le P.A, con riferimento alle prove orali dei concorsi, “possono procedere con lo svolgimento in videoconferenza della prova, garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche che assicurino la pubblicità della stessa, l’identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità”.

Intanto, i sindacati della scuola annunciano battaglia.

“La tregua è finita. La Cgil scuola non esclude lo sciopero. Il governo non creda che è tutto a posto” ha detto  il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli. Pronta allo sciopero della scuola anche la Uil con Pino Turi e lo Snals di Elvira Serafini. “E’ il momento che il governo faccia delle scelte”, hanno detto i sindacalisti. I motivi del malessere stanno soprattutto nella questione del reclutamento dei precari e sulla ripartenza a settembre. 

(Ansa)

 

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